Juan Esquerda Bifet - “MARIA NEL CAMMINO MISSIONARIO DELLA CHIESA” - Centro di cultura mariana Madre della Chiesa

martedì, 19 luglio 2005

Roma (Agenzia Fides) - Ogni epoca storica della Chiesa si è caratterizzata per alcuni avvenimenti nei quali Dio Amore ha lasciato sentire la sua presenza in modo evidente. Le persone più sensibili a questi avvenimenti, che possiamo chiamare «segni dei tempi» {Mt 16,3), sono stati i Santi. Essi sono riusciti nel discernimento e nell'impegno che occorre assumere, grazie al loro atteggiamento mariano ed ecclesiale: contemplare le parole di Gesù e scoprirlo presente dove sembra che non ci sia. La Chiesa primitiva, dal primo secolo, visse il suo impegno battesimale, in mezzo alla persecuzione, a partire da un atto di fede come risposta a una domanda trascendentale: «Credi in Gesù Cristo, unico Figlio di Dio, che per opera dello Spirito Santo si incarnò in Maria Vergine e si fece uomo?». La fede in Gesù, nato da Maria Vergine, riassumeva tutta la realtà di Gesù, perfetto Dio, perfetto uomo, che salva l'uomo per mezzo dell'uomo. Nella celebrazione eucaristica, la comunità cristiana, secondo S. Giustino (II secolo), rispondeva con un «amen» («sì»). Era il momento in cui si ricordava il «sì» di Maria, come appare chiaramente ai tempi di S. Ambrogio (IV secolo). La «Madre di Dio» era anche presente nelle preghiere che aiutavano a ricordare e vivere i misteri della vita di Cristo («Ave Maria», «Sotto la tua protezione Santa Madre di Dio», l'inno "akathistos", il rosario, etc.). (S.L.) (Agenzia Fides 19/7/2005 - Righe 15; Parole 233).


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