AMERICA/CILE - “Le ineguaglianze esistenti sono ferite aperte che sanguinano molto e urge sanare”: lettera aperta dell’Arcivescovo Chomali

lunedì, 28 giugno 2021 elezioni   situazione sociale   politica   chiese locali  

Concepción (Agenzia Fides) – “Grande è la vostra responsabilità, in quanto in buona parte dipende da voi che i cittadini percepiscano il valore dell’autorirà politica nella società e tornino alle urne alle prossime elezioni. Con i vostri gesti, parole e azioni, potete contribuire a fare in modo che quei cittadini che non sono andati a votare vi riconoscano come le loro legittime autorità e valorizzino il vostro lavoro come una forma eccelsa di servizio e di ricerca del bene comune”. Lo scrive nella sua "Lettera aperta a Governatore, Sindaci e Consiglieri della Regione del Bio Bío", Sua Eccellenza Monsignor Fernando Chomali, Arcivescovo di Concepción.
L’Arcivescovo si congratula con i candidati eletti, nonostante la pandemia e la complessa situazione politica, economica e sociale che vive il Cile e il mondo intero, abbiano reso ancora più faticosa la campagna elettorale. "La Chiesa di Concepción, consapevole del valore della democrazia e della politica, ha pregato incessantemente perchè il processo elettorale fosse un esempio di cultura civica – prosegue la lettera pervenuta a Fides -. Inoltre, abbiamo chiesto ai cittadini di andare alle urne, di dare valore alla democrazia e di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il processo di cui siamo stati testimoni. Il poco interesse manifestato per andare a votare, è senza dubbio motivo di profonda riflessione”.
Mons. Chomali quindi esorta a intraprendere l’unica strada possibile, “la strada della trasparenza, dell'efficienza, dell'austerità, del senso della comunità e del forte sostegno alle persone più vulnerabili", sottolineando che “tale compito è urgente, non può aspettare”, in quanto la “cultura cleptocratica di cui siamo stati testimoni in Cile, si è tradotta in abusi di ogni tipo”, come corruzione, evasione tributaria, collusione, finanziamenti irregolari di campagne politiche... “Ci vorranno decenni per invertire questa deplorevole situazione!”
L’Arcivescovo esorta quindi gli eletti ad essere i restauratori di un modo di governare che abbia al centro “il senso del lavoro ben fatto, il discernimento etico in ogni decisione, il dialogo costante, il primato della persona e della sua dignità”; gli artefici di una cultura dove prevalga “ciò che è giusto, buono, bello e autentico”; con una speciale preoccupazione per i poveri e gli emarginati. “Le ineguaglianze esistenti in Cile sono ferite aperte che sanguinano molto e urge sanare” sottolinea, richiamando il pericolo che il disincanto generalizzato e il disinteresse per la cosa pubblica, possano avere gravi ripercussioni per il futuro del paese, come una dittatura o un governo populista.
La Chiesa di Concepción si impegna ad accompagnare il processo per la rigenerazione di una buona politica in primo luogo con la preghiera, quindi impegnandosi ogni giorno di più ad essere promotrice di giustizia, fraternità, solidarietà e pace, secondo il Vangelo e la Dottrina sociale della Chiesa, proseguendo inoltre la sua immensa opera pastorale, educative e sociale nella regione. Infine l’Arcivescovo assicura la preghiera per invocare l’intercessione di Dio e della Vergine Maria perchè gli eletti “facciano del loro mandato politico un grande servizio alla comunità, e possano convertire la dolorosa situazione che ci affligge, nelle fondamenta di un focolare accogliente, fraterno e solidale, dove tutti abbiano un posto a tavola”. (SL) (Agenzia Fides 28/6/2021)


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