AFRICA/CONGO RD - "Rafforziamo l’unità nazionale lottando contro i disvalori che la minacciano” esortano i Vescovi

martedì, 22 giugno 2021 vescovi   politica  

Kinshasa (Agenzia Fides) – Ci sono segnali positivi di rafforzamento dell’unità nazionale, ma accanto a questi ve ne sono altri che minacciano la coesione del Paese, affermano i Vescovi della Repubblica Democratica del Congo, nel messaggio pubblicato al termine della 58esima Assemblea Plenaria della CENCO (Conferenza Episcopale Nazionale del Congo).
La successione ai vertici dello Stato, avvenuta con l’elezione del Presidente Félix Tshisekedi, ha segnato una svolta che è stata salutata così dai Vescovi: “Abbiamo apprezzato i primi gesti del Presidente della Repubblica, in particolare la distensione del clima politico e la maggiore libertà di espressione nei media, il rilascio di prigionieri politici e di opinione, il ritorno nel Paese degli esuli politici, l'attuazione dell'istruzione di base gratuita, e ora la vicinanza ai nostri fratelli e sorelle colpiti dall'eruzione del vulcano Nyiragongo” (vedi Fides 2/6/2021).
“Questi gesti rafforzano l'unità del Congo e la coesione nazionale” prosegue il messaggio inviato all’Agenzia Fides. “Tuttavia, notiamo che questa unità è sempre più minacciata da disvalori come il nepotismo, il tribalismo, il regionalismo, il clientelismo, l'esclusione degli oppositori politici, le pratiche e i discorsi che indeboliscono i legami sociali. Questo stato di cose infrange il sogno comune e compromette la coesione nazionale su più livelli”.
Tra i disvalori che affliggono la RDC, i Vescovi sottolineano l’enorme divario tra una maggioranza che fatica a vivere in modo decente e una minoranza di persone che hanno accumulato ricchezze sempre più ingenti. “La maggioranza della popolazione continua ad affrontare la povertà estrema. Stranamente, accanto a lei c'è ancora un pugno di connazionali che si arricchiscono scandalosamente e senza motivo. Alcuni si chiedono se questo non sia il risultato della corruzione e dell'appropriazione indebita di fondi pubblici per tornaconto personale. Questa situazione ha anche un impatto negativo sulla coesione nazionale in quanto allarga ulteriormente il divario tra ricchi e poveri”.
La corruzione è diffusa a tutti i livelli, ma particolarmente avvertita in campo giudiziario, al punto che il messaggio afferma che “per molti dei nostri compatrioti, la magistratura è vista come uno spazio per regolare i conti e perdonare le ingiustizie. La corruzione, ahimè, sembra essere il modo principale per vincere una causa. Inoltre, la legge lascia il posto al clientelismo, al regionalismo, al tribalismo e al nepotismo. La coesione nazionale è così minata, in particolare quando la giustizia è usata per rimuovere i concorrenti politici”.
Nelle loro raccomandazioni finali i Vescovi si rivolgono, tra gli altri, alla popolazione “perché sostenga ogni buona iniziativa del nostro Governo, al di là delle proprie tendenze politiche; continui ad affrontare la pandemia da coronavirus rispettando le misure di contenimento e facendoci vaccinare per proteggere se stessi e gli altri; rimanere vigile in vista delle elezioni nel 2023”. Infine il 30 giugno, festa dell’indipendenza nazionale, si terrà una giornata di preghiera per l’unità nazionale. (L.M.) (Agenzia Fides 22/6/2021)


Condividi: