AMERICA/NICARAGUA - "La legge è sovrana e non l'arbitrio degli uomini": i Vescovi dopo gli ultimi arresti degli oppositori

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"La legge è sovrana e non l'arbitrio degli uomini": i Vescovi dopo gli ultimi arresti degli oppositori

Managua (Agenzia Fides) - Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha sottolineato ieri, mercoledì 16 giugno, che "non ci sono condizioni" per "elezioni libere ed eque" in Nicaragua, e ha sollecitato il "rilascio immediato" dei quattro candidati presidenziali recentemente detenuti dal regime di Daniel Ortega. In una dichiarazione pubblica, Blinken ha espresso il suo "forte sostegno" alla risoluzione approvata martedì 15 a larga maggioranza da 26 paesi dell'Organizzazione degli Stati americani (OAS) che chiede "l'immediato rilascio dei candidati presidenziali e di tutti i prigionieri politici". Il capo della diplomazia statunitense ha invitato il regime di Ortega-Murillo a cambiare rotta, a rispettare la Costituzione e la Carta democratica interamericana e a consentire ai nicaraguensi di esercitare pienamente i propri diritti, compreso il diritto di eleggere i propri leader in elezioni libere ed eque.
Secondo informazioni diffuse dalla stampa internazionale, la polizia ha arrestato quattro candidati presidenziali alle elezioni del 7 novembre prossimo: Cristiana Chamorro, Arturo Cruz, Félix Maradiaga e Juan Sebastián Chamorro García. Inoltre diversi esponenti di spicco dell'opposizione sono agli arresti domiciliari. All'inizio di maggio il governo ha vietato di partecipare alle elezioni all'alleanza della Coalizione nazionale di opposizione. Il partito Cittadini per la Libertà, per il quale la Chamorro voleva candidarsi, è dunque il principale raggruppamento politico degli avversari del governo. Cristiana Chamorro in particolare è la più nota tra i candidati dell'opposizione, è in vantaggio nei sondaggi ed è una figura popolare (vedi Fides 8/06/2021).
La Conferenza Episcopale del Nicaragua ha raccomandato in un suo documento, pubblicato in seguito agli arresti di diversi politici dell’opposizione, di evitare l'istituzionalizzazione degli arresti arbitrari e illegali, la "persecuzione" contro gli oppositori e i media, e denunciato "la persistente situazione di ingiustizia". L'Episcopato ha esortato i nicaraguensi a "eleggere rappresentanti che rispettino la dignità della persona, i diritti umani, la libertà, la vita dalla fecondazione nel grembo materno alla morte naturale, e la famiglia naturale e tradizionale, come Dio l'ha creata". Alle elezioni del 7 novembre il presidente Daniel Ortega sta cercando in ogni modo di essere rieletto per altri cinque anni.
"È necessario impedire che la restrizione arbitraria e illegale delle libertà civili, la persecuzione degli oppositori e dei media, la persistente situazione di ingiustizia, le leggi a danno dei diritti umani, l'assedio politico e i disturbi, vengano istituzionalizzati nel nostro Paese" scrivono i Vescovi nel documento firmato lo scorso fine settimana. Il principio dello Stato di diritto è quello secondo cui "la legge è sovrana e non l'arbitrio degli uomini".
"Vogliamo e preferiamo un sistema democratico per il Nicaragua, dove l'autorità politica è responsabile nei confronti del popolo e gli organi rappresentativi devono essere soggetti a un controllo effettivo da parte del corpo sociale" prosegue il testo inviato a Fides. "Questo controllo da parte del corpo sociale", indica la Conferenza episcopale, "è possibile innanzitutto attraverso elezioni libere, credibili, osservate a livello nazionale e internazionale, che a loro volta consentano l'elezione e anche la sostituzione dei rappresentanti".
Il Messaggio si conclude invitando tutte le comunità cattoliche ad organizzare giornate di preghiera per la patria, iniziando in questo mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù, e concludendo il 15 agosto, giornata in cui si ricorda la prima consacrazione del Nicaragua alla Madonna.
(CE) (Agenzia Fides 17/06/2021)


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