AFRICA/EGITTO - Cristiani e musulmani in pellegrinaggio al Monastero di Jabal al Tayr per celebrare la nascita della Vergine Maria

sabato, 5 giugno 2021 medio oriente   chiese orientali   devozione mariana   culto mariano   pellegrinaggi   santuari   islam  

Samalut (Agenzia Fides) – Pur attenendosi alle disposizioni in vigore per contrastare i contagi da Covid-19, anche quest’anno un gran numero di egiziani, sia cristiani copti che musulmani, hanno potuto raggiungere il Monastero mariano di Jabal al Tayr, nella Diocesi copta ortodossa di Samalut, provincia di Minya, per partecipare alla settimana di festeggiamenti e celebrazioni in memoria della nascita della Vergine Maria. Proprio le misure anti-Covid, limitando la presenza intorno al Santuario di bancarelle. bivacchi e punti di ristoro, hanno reso quest’anno più sobria e spiritualmente intensa la partecipazione a questo gesto di devozione popolare.
La chiesa della Vergine Maria a Jabal al- Tayr ("Collina degli uccelli") fu fondata intorno al 328 dopo Cristo per volontà della Regina Elena, madre dell'Imperatore Costantino, e costituisce uno dei santuari più amati e frequentati dai cristiani copti. Il luogo di culto originario, scolpito nella roccia, ospita solo tre volte all’anno celebrazioni liturgiche, in occasione di tre solennità del calendario liturgico copto.
Il Santuario mariano rappresenta anche una delle tappe più significative del “Cammino della Sacra Famiglia”, l'itinerario che unisce luoghi attraversati, secondo tradizioni millenarie, da Maria, Giuseppe e Gesù Bambino durante la loro permanenza in terra d’Egitto, dove erano dovuti emigrare, lasciando la Palestina, per fuggire ai disegni malvagi di Erode.
Secondo tradizioni locali, dopo essere giunta presso la città di Samalut, la Sacra Famiglia attraversò il Nilo verso est, proprio dov’è situato attualmente il Monastero, e si stabilì nella grotta che si trova inglobata nella chiesa antica. La “collina degli uccelli” dove sorge il monastero, è conosciuta anche come “Monte del Palmo” perché, secondo una tradizione locale, mentre il piccolo Gesù con Maria e Giuseppe si trovavano nei pressi dell’altura, un grosso frammento di roccia si staccò da essa, rischiando di travolgerli. Allora il Signore Gesù stese la mano fermando il masso rotolante, e il palmo della sua mano rimase impresso su quella roccia.
Le celebrazioni ospitate ogni anno presso il Santuario in onore della nascita della Vergine Maria iniziano alla fine di maggio e si protraggono per una settimana. Nel monastero di Jabal al Tayr si tocca con mano, durante tutto l’anno, la devozione per la Madre di Gesù da parte dei credenti musulmani, che vanno in pellegrinaggio al Santuario a pregare e invocare grazie soprattutto nel mese di agosto, nei 15 giorni di festa che precedono e seguono la solennità liturgica della Dormizione di Maria. (GV) (Agenzia Fides 5/6/2021)


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