AMERICA/BRASILE - Rapporto della Commissione Pastorale della Terra: il 2020 “anno del terrore” per i conflitti registrati

venerdì, 4 giugno 2021 pastorale   diritti umani   chiese locali  

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Rapporto della Commissione Pastorale della Terra: il 2020 “anno del terrore” per i conflitti registrati

Brasilia (Agenzia Fides) - La Commissione Pastorale della Terra (CPT), organizzazione legata alla Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), ha presentato la 35a edizione del rapporto che contiene informazioni sui conflitti nelle campagne del Brasile per l'anno 2020. Al momento del lancio, la CPT ha reso omaggio a Dom Andre de Witte, Vescovo che ha presieduto la CPT nell'ultima amministrazione, ed è morto il 25 aprile 2021.
Il Vescovo di Itacoatiara e attuale Presidente della CPT, Mons. José Ionilton Lisboa de Oliveira, ha sottolineato che fin dall'inizio della CPT, nel 1975, la pastorale ha cercato di registrare le violenze nelle campagne e ha evidenziato l'importanza del lavoro di sistematizzazione fatto dal Centro di Documentazione Dom Tomás Balduino, creato nel 1985, con la missione di registrare la violenza e gli attacchi ai diritti umani nelle campagne. Il Vescovo ha parlato anche dei principi che ispirano questo lavoro d'archivio fatto dalla CPT.
L'Arcivescovo di Belo Horizonte e Presidente della CNBB, Mons. Walmor de Oliveira Azevedo, ha inviato un messaggio alla presentazione del 31 maggio, in cui afferma che la CPT cammina profeticamente accanto ai poveri privati del loro diritto essenziale: un posto dove vivere e guadagnarsi il proprio sostentamento.
Il Presidente della CNBB ha detto che la pubblicazione aiuta il paese a vedere la grave realtà dei lavoratori nei campi, nelle acque e nelle foreste brasiliane. Di fronte ai conflitti, ha sottolineato l'importanza di garantire la funzione sociale della terra e del lavoro. Ha anche parlato della mancanza di gestione e dell'assenza dello Stato nelle campagne, che ha facilitato l'occupazione irregolare dei territori da parte degli accaparratori di terre, uno dei gruppi responsabili dei conflitti.
Il rappresentante del Centro di Documentazione Dom Tomás Balduino, Paulo Cesar Moreira, ha presentato i dati sistematizzati del 2020 per conflitti di terra, acqua e lavoro. Ha richiamato l'attenzione su una tendenza all'aumento negli ultimi due anni che è stata confermata quest'anno. Il rapporto sui conflitti relativo ai dati del 2019 ha presentato un aumento del 26% rispetto ai dati del 2018 (da 1.000 casi si è passati a 1.260). Nel 2020, l'aumento è stato del 25%.
I dati generali sui conflitti nelle campagne mostrano che il numero di eventi è aumentato da 1.903 nel 2019 a 2.054 nel 2020, con un aumento dell'8%. Questo è il più alto numero di conflitti nelle campagne mai registrato dalla CPT dal 1985. Il numero di persone coinvolte in questi conflitti è passato da 898.635 nel 2019 a 914.144 nel 2020, un aumento di quasi il 2%.
"Il 2020 è stato l'anno del terrore con un aumento dell'8% dei conflitti nelle campagne e nell'acqua rispetto al 2019, una media di 6,62 conflitti al giorno. I primi due anni del governo Bolsonaro hanno registrato il maggior numero di aumenti dei conflitti nelle campagne. Le popolazioni indigene (42%) sono state il gruppo che ha subito più azioni di conflitti per la terra, seguite dai quilombolas con il 17% e dagli abusivi con il 15%", si legge nel rapporto.
La CPT ha anche documentato e sistematizzato 1.576 casi di conflitti per la terra nel 2020, il numero più alto dal 1985, quando il rapporto ha iniziato a essere pubblicato, il 25% in più del 2019 e il 57,6% del 2018. Questi conflitti hanno coinvolto 171.625 famiglie. I dati sono ancora più spaventosi se si analizzano solo i numeri che si riferiscono alle popolazioni indigene in Brasile in questo tipo di conflitto: 656 casi (41,6% del totale), con 96.931 famiglie (56,5%).
(CE) (Agenzia Fides 4/06/2021)


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