AFRICA/EGITTO - Il Patriarca copto Tawadros: la giornata del "Cammino della Sacra Famiglia" diventi Festa nazionale per tutti gli egiziani

mercoledì, 2 giugno 2021

Il Cairo (Agenzia Fides) – Il viaggio e la permanenza della Sacra Famiglia in Egitto rappresenta per sempre “una benedizione” e un motivo di fierezza per la nazione e il popolo egiziano. Per questo, sarebbe bello che la giornata in cui le Chiese egiziane fanno memoria di quella vicenda, attestata nei Vangeli, diventasse festa nazionale per tutti gli egiziani. E’ questa la proposta espressa pubblicamente dal Patriarca copto ortodosso Tawadros II, nel contesto delle celebrazioni promosse dalla Chiesa copta per commemorare il tempo trascorso in Egitto dalla Vergine Maria, San Giuseppe e Gesù Bambino, emigrati dalla Palestina per sfuggire ai disegni malvagi di Erode.
Il singolare suggerimento è stato inserito dal Patriarca nel discorso da lui pronunciato il 1° giugno durante la celebrazione della venuta della Sacra Famiglia in Egitto organizzata dalla Fondazione “Martiria” per la cultura e lo sviluppo, presso la chiesa dedicata alla Vergine Maria nel quartiere cairota di el Ma’adi. Nel suo intervento, il Patriarca ha anche espresso apprezzamento per l’intenso impegno con cui le autorità egiziane stanno promuovendo da anni il “Cammino della Sacra Famiglia”, grande progetto per aprire ai pellegrinaggi internazionali l'itinerario che unisce luoghi attraversati, secondo tradizioni millenarie, da Maria, Giuseppe e Gesù Bambino durante la loro permanenza in terra d’Egitto.
Lo studio del “Cammino” e la partecipazione a iniziative educative svolte lungo le varie tappe dell’itinerario – ha aggiunto il Primate della Chiesa copta ortodossa – potrebbero essere inseriti nei curricula scolastici curati dal Ministero della Pubblica Istruzione, così da favorire da parte delle giovani generazioni la riscoperta della fuga in Egitto della Sacra Famiglia come parte integrante della memoria nazionale.
Il “Cammino della Sacra famiglia”, come già riferito dall’Agenzia Fides (vedi Fides 5/1/2021) unisce 25 località care alla memoria dei cristiani egiziani, snodandosi lungo un itinerario di 3500 chilometri, che attraversa ben 11 Governatorati, dal delta del Nilo fino all’alto Egitto.
La crisi pandemica che ha paralizzato anche il turismo in tutto il Pianeta non ha fermato il grande progetto sponsorizzato dalle autorità egiziane per aprire ai pellegrinaggi internazionali il “Cammino della Sacra Famiglia”. All’inizio del 2021, l’ingegner Adel al Gindy, direttore generale delle relazioni internazionali presso l'Autorità per lo sviluppo del turismo e coordinatore del progetto, in una lunga intervista rilanciata da wataninet.com ha esposto nel dettaglio lo stato di avanzamento del piano, fornendo notizie circostanziate sulle opere già realizzate o avviate per rendere ogni tappa dell’itinerario accessibile a turisti e pellegrini secondo gli standard di accoglienza corrispondenti ai criteri (compresi quelli di sostenibilità ambientale) definiti dalla Organizzazione mondiale del Turismo.
Una volta messo a punto, il “Cammino” rappresenterà uno dei percorsi di pellegrinaggio religioso più estesi al mondo. L’attesa di veder finire anche in Egitto gli effetti devastanti del contagio da Covid -19 si fonde anche con la speranza di riaccogliere in futuro un flusso crescente di turisti e pellegrini stranieri, richiamati nel Paese dal desiderio di seguire le tracce del passaggio di San Giuseppe, della Vergine Maria e di Gesù Bambino in terra egiziana.
Il 4 ottobre 2017 (vedi Fides 5/10/2017) Papa Francesco, nel contesto dell'Udienza generale del mercoledì, aveva salutato una folta delegazione egiziana giunta a Roma per promuovere i pellegrinaggi lungo il “Cammino della Sacra Famiglia” in collaborazione con L’Opera Romana Pellegrinaggi, istituzione del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede, alle dirette dipendenze del Vicario del Papa, il Cardinale Angelo De Donatis. (GV) (Agenzia Fides 2/6/2021)


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