AFRICA/ETIOPIA - Stop alla violenza contro le donne in Tigray: urge una soluzione immediata

martedì, 1 giugno 2021

Mekelle (Agenzia Fides) – “I Tigrini dicono basta alla violenza” denuncia la leadership dell' Europe External Programme with Africa and Europe External Policy Advisors (EEPA) in un comunicato emesso al termine di una serie di webinar sulla "Violenza sessuale correlata al conflitto contro le donne nel Tigray”. Nella nota pervenuta all’Agenzia Fides si evince che la situazione ha raggiunto il culmine e che la comunità globale non può più considerare il problema come una crisi interna in Etiopia. Le violenze sessuali in corso contro donne e ragazze nella regione etiope del Tigray denotano condizioni orribili.
Il team dell'EEPA ha documentato episodi basati su testimonianze di “stupri, uccisioni, mutilazioni, torture contro le donne, violenze anche contro i neonati. Sono 22.500 le donne che avrebbero bisogno di sostegno in conseguenza della violenza sessuale legata al conflitto”.
“Purtroppo, le forze di difesa nazionali etiopiche (ENDF) si sono unite ai soldati eritrei per violentare le loro connazionali”, si legge in una parte del comunicato. “La situazione è inaccettabile” ha dichiarato Assita Kanko, attivista per i diritti umani e membro del Parlamento europeo chiedendo una risposta urgente per salvare le donne e le ragazze che sono sofferenza e hanno bisogno di aiuto.
“Le donne hanno paura di andare al lavoro o nei negozi e questo sta causando crisi economica e fame” lamenta una giornalista belga che è stata una delle principali voci contro la violenza di genere sulle donne nel Tigray. “Ci vuole grande coraggio per parlare delle esperienze di stupro o aggressioni, specialmente nelle famiglie e nelle comunità tradizionali e conservatrici”.
I membri dell'EEPA, nella loro dichiarazione, hanno rivolto un appello alla comunità globale affinché prenda posizione e assicuri il ritiro di tutte le truppe straniere, in particolare quelle dall'Eritrea; inoltre esortano tutte le parti in Tigray a porre fine con effetto immediato all'impunità dell'uso dello stupro come arma di guerra.
“Le vittime non solo vengono abusate sessualmente: questi abusi sono seguiti anche da altri atti di crudeltà – osservano alcuni consulenti. È diventato comune sentire parlare di ospedali occupati da donne tigrine che si ritrovano corpi estranei come pietre, sabbia, metalli, all'interno del loro utero per renderle sterili”.
(AP) (1/6/2021 Agenzia Fides)


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