ASIA/TAILANDIA - Oms: la Terra rischia dai 2 ai 7 milioni di vittime a causa della prossima epidemia influenzale. Il pericolo maggiore viene dall’influenza aviaria

venerdì, 15 luglio 2005

Roma (Agenzia Fides) - A suscitare i maggiori timori, in questo momento, è l’influenza aviaria, epidemia che ha colpito in particolare il sud-est asiatico e che si caratterizza per il passaggio del virus dell’influenza dal pollame all’uomo.
Secondo gli esperti dell’Oms, riuscire a bloccare o ridurre i rischi di contagio in Asia è molto difficile. Se il contagio passasse tra uccelli ed arrivasse ad un migratore sarebbe devastante perchè potrebbe dare il via ad una nuova influenza pandemica. La prossima epidemia potrebbe coinvolgere molti milioni di persone, con un totale di morti che potrebbe oscillare tra i 2 ed i 7 milioni di individui.
L’influenza aviaria ha già provocato la morte di 55 persone in diversi paesi asiatici, ora, nuovi casi sono scoppiati in Tailandia, nonostante una massiccia campagna per sradicarla. Pollame infetto è stato trovato questo mese in cinque luoghi di tre distretti nella provincia di Suphanburi, 100 km a nord di Bangkok. Queste scoperte hanno rafforzato i moniti degli organismi internazionali che si occupano della salute sulla difficoltà di eliminare il virus H5N1.
Sono già 12 i tailandesi morti a causa del contagio dal virus, ma dallo scorso ottobre non si verificavano casi. A questi, si aggiungono le 19 vittime del Vietnam da dicembre, che porta a 39 il numero dei morti nel Paese, mentre la Cambogia conta quattro morti. Anche in Giappone c’è stato oggi un nuovo caso di virus da polli, riscontrato in una fattoria ad est del Paese. Il contagio è avvenuto presso Ibaraki, il secondo dopo quello dello scorso 26 giugno, ma riguarda il virus H5N2, considerato più debole rispetto al precedente. Per essere pronti a fronteggiare il virus e la sua diffusione, l’Oms ha diffuso un protocollo sanitario che è stato già adottato da 50 Paesi tra cui l’Italia. C’è anche il rischio che i due virus dell'influenza stagionale e della pandemica si possano fondere e che il prossimo rischio di diffusione della pandemia coincida con l'ondata dell’influenza stagionale, per questo i ricercatori stanno aggiornando continuamente il vaccino. (AP) (15/7/2005 Agenzia Fides; Righe:28; Parole:368)


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