ASIA/THAILANDIA - Paura e preoccupazione per la campagna vaccinale non ancora avviata: in aumento i casi di Covid

venerdì, 21 maggio 2021

Chiang Mai (Agenzia Fides) – Non arrivano buone notizie dal Camillian Social Center di Prachinburi (vedi Fides 7/5/2021). Don Ferdinando Pistore, sacerdote fidei donum impegnato a Chiang Mai scrive all’Agenzia Fides che attualmente nel Centro sono già stati certificati 13 contagi per Covid-19 e le autorità hanno disposto l'isolamento totale per le altre 121 persone presenti, delle quali 82 anziani e 29 operatori.
“Ad oggi, 21 maggio, nel Paese si registrano 3.481 nuovi casi, per un totale di 94.203. Trentadue decessi in un giorno solo sono tanti – spiega il missionario -, tenendo conto che fino a prima di Natale in tutto erano stati registrati meno di 60 decessi e non si arrivava a 4.000 contagi rilevati”.
Una speciale preoccupazione è costituita dagli istituti di detenzione: “Dei 3.481 nuovi casi - rileva il missionario - 951 sono stati confermati nelle carceri, dove si è alle prese con vari cluster. Preoccupano inoltre i vari focolai a Bangkok, metropoli super affollata e densa di popolazione, che coinvolgono anche le baraccopoli. In assoluto non sono cifre altissime, ma in proporzione fanno preoccupare perché il numero dei tamponi non è alto e i vaccini alla popolazione inizieranno solo dal mese prossimo. Si aggiunge a questo una paura diffusa dei vaccini, a causa del passaparola di persone morte dopo le iniezioni.”
Un tema che trova risonanza nel dibattito pubblico e sui mass media è quello dell'origine dei cluster, che spesso viene strumentalizzato: “Come in molti altri paesi - conclude il missionario - le autorità, come i mass media e l'opinione comune, tendono, in maniera del tutto ingiustificata, ad attribuire la causa della diffusione del virus agli immigrati. Così come simili sono le preoccupazioni per salvaguardare gli introiti che vengono dal turismo, pensando a piani vaccinali e piste preferenziali per alcune località.”
Alcuni esponenti politici hanno chiaramente affermato di ritenere responsabile del picco di casi di coronavirus l’immigrazione illegale, in particolare la popolazione che proviene dal vicino Myanmar. Da qui, data la ripresa degli scontri tra esercito regolare birmano e milizie dei gruppi etnici, migliaia di civili di etnia karen si stanno riversando oltre confine, causando una vera emergenza umanitaria (vedi Fides 20/4/2021). Le comunità cattoliche in Thailandia profondono un grande impegno di solidarietà per soccorrere, accogliere, aiutare i rifugiati in fuga dal Myanmar, che si nascondono nella foresta vicino al fiume Thanlyin, che segna il confine tra Thailandia e Myanmar.
(FP/AP) (Agenzia Fides 21/05/2021)


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