AFRICA/COSTA D’AVORIO - I catechisti: attori principali dell’evangelizzazione in Africa

martedì, 11 maggio 2021

Abidjan (Agenzia Fides) – "I catechisti in Africa sono stati i cardini dell'evangelizzazione, hanno portato avanti un lavoro straordinario. Non sono stati semplici collaboratori dei padri missionari, bensì attori importanti nell'opera di evangelizzazione dell'Africa". Scrive così all’Agenzia Fides padre Donald Zagore, sacerdote della Società per le Missioni Africane dalla Costa d’Avorio, in occasione della pubblicazione del Motu proprio “Antiquum ministerium” di Papa Francesco.
“Con poche risorse, spirituali e materiali, i catechisti accompagnano e portano avanti con determinazione e fede la speranza dei loro fratelli e sorelle. Ritengo che senza di loro, l'evangelizzazione in Africa non avrebbe avuto l'impatto che ha avuto. Purtroppo quando si parla degli 'eroi' dell'evangelizzazione in Africa i catechisti sono per lo più dimenticati a beneficio dei missionari religiosi. Rimangono all'ombra della storia, della Chiesa, di sacerdoti e suore. Molto spesso questa fonte preziosa di evangelizzazione è rimasta relegata in secondo piano, catalizzata in una dinamica di un ruolo secondario”.
Padre Zagore sottolinea come, nel corso della storia, i catechisti siano stati le prime vittime del clericalismo. “Poiché non erano preti, il loro eroismo o il loro impegno missionario era in qualche modo banalizzato”.
“Con questo documento – aggiunge il missionario - Papa Francesco vuole rendere giustizia a uomini e donne di fede che hanno dato la loro vita alla missione, all'evangelizzazione, alla Chiesa in Africa in particolare, e alla Chiesa universale in generale, riconoscendo il loro ministero di catechista come una vocazione al centro della vita della Chiesa”. "Non sono diventati catechisti per caso, bensì hanno risposto generosamente alla chiamata di Cristo come hanno fatto tutti i sacerdoti, missionari religiosi", insiste p. Zagore.
“L'auspicio sarebbe quello di far si che la vocazione di un catechista in Africa non resti considerata 'di secondo grado' rispetto a quella sacerdotale. La vocazione dei catechisti deve essere promossa come vocazione a sé stante e, per fare ciò, bisogna mettere in campo tutti i mezzi necessari per far crescere questo prezioso dono che Dio stesso offre ai suoi figli e alle sue figlie”, conclude.
(DZ/AP) (Agenzia Fides 11/5/2021)


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