ASIA/MYANMAR - Religiosi e fedeli nel mondo uniti nella preghiera mariana per pace e la giustizia in Myanmar

lunedì, 3 maggio 2021 preghiera   pace   giustizia   riconciliazione   violenza  

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - E' un mese di maggio caratterizzato, in Myanmar e all'estero, dall'ardente preghiera mariana per la pace e la giustizia nel Myanmar. La campagna internazionale ha avuto inizio su impulso del Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, che ha incoraggiato sacerdoti, religiosi e fedeli a recitare quotidianamente il Rosario per tutto il mese di maggio, in profonda devozione mariana, e a prendere parte a un'ora di Adorazione eucaristica giornaliera. Nel messaggio inviato ai fedeli, il Cardinale rimarca che si può partecipare a casa, nelle parrocchie o nelle comunità religiose, in ogni angolo del mondo.
Hanno risposto all'appello numerose comunità di vita consacrate in Myanmar, come le suore di san Giuseppe dell'Apparizione, le suore della Carità, numerose congregazioni diocesane come le Suore di san Francesco Saverio, ma anche comunità religiose maschili, gruppi parrocchiali e associazioni laicali in tutta la nazione.
Come appreso dall'Agenzia Fides, all'estero numerose comunità cattoliche hanno accolto l’appello della Chiesa birmana e si sono unite in comunione di preghiera. In Italia, tra i monasteri di clausura che hanno assicurato l’orazione, le Clarisse francescane del Monastero di Via Vitellia a Roma, le monache benedettine di Santa Maria di Rosano (FI), le Carmelitane del Monastero “Janua Coeli”, al Santuario dell’Addolorata a Cerreto di Sorano (GR).
Inoltre uno speciale incontro di preghiera con la comunità birmana - perché nel paese asiatico smettano le violenze e si apra la via del dialogo – è in calendario sabato 29 maggio alle ore 12.30 nel duomo di Milano, con la partecipazione dell’Arcivescovo monsignor Mario Enrico Delpini. Lo ha comunicato all’Agenzia Fides mons. Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la carità, la missione e l’azione sociale nella diocesi ambrosiana. La decisione segue una richiesta della comunità birmana in Italia che, dopo aver scritto all’Arcivescovo, si è incontrata la settimana scorsa con mons. Bressan per strutturare l’incontro e la preghiera. Sono coinvolti non solo i birmani da tutta Italia, ma anche sacerdoti e suore presenti da molti anni a Milano e in altre parti del paese.
A guidare la piccola delegazione in arcivescovado è stata Thuzar Linn, già tra gli organizzatori della giornata del 2 maggio scorso, quando diversi birmani residenti in Italia hanno partecipato a una manifestazione a Milano in favore del Governo di unità nazionale che si è formato dopo che il golpe militare del 1° febbraio. “Sono buddista ma parteciperò volentieri alla preghiera in Duomo” afferma Thuzar, una delle esponenti della comunità birmana in Italia. “La preghiera è un incontro tra culture e civiltà, tra Occidente e Asia, in particolare col Myanmar. Pregare insieme – continua Thuzar – vuol dire che valori fondamentali vengono condivisi e nutriti: tutto ciò aiuta il dialogo per comprendere meglio gli uni e gli altri, qualunque sia la loro religione”.
La campagna universale di preghiera è sta apprezzata da Papa Francesco che nel Regina Coeli del 2 maggio ha detto: “Siamo entrati nel mese di maggio, in cui la pietà popolare esprime in tanti modi la devozione alla Vergine Maria. (…) In questo contesto c’è un’iniziativa che mi sta molto a cuore: quella della Chiesa birmana, che invita a pregare per la pace riservando per il Myanmar un’Ave Maria del Rosario quotidiano. Ognuno di noi si rivolge alla mamma quando è nel bisogno o in difficoltà. Noi, in questo mese, chiediamo alla nostra Madre del Cielo di parlare al cuore di tutti i responsabili del Myanmar, perché trovino il coraggio di percorrere la strada dell’incontro, della riconciliazione e della pace”.
(PA-MG) (Agenzia Fides 3/5/2021)


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