ASIA/COREA DEL SUD - CHIESA E INTERNET: OCCORRE SFRUTTARNE LE POTENZIALITÀ E COMBATTERE GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA RETE SUI GIOVANI

martedì, 8 aprile 2003

Seul (Agenzia Fides) – Internet è un nuovo grande mezzo di evangelizzazione ma anche un universo che può trascinare gli utenti, specie se giovani, verso una alienazione dal mondo reale. Secondo una recente indagine svolta in Sud Corea, un adolescente su cinque è web-dipendente e trascorre oltre tre ore della giornata su Internet, sottraendo molto tempo alla studio e mostrando sintomi di disagio psicologico e insofferenza se gli è impedito il websurfing.
Per questo la Chiesa cattolica deve affrontare la sfida delle nuove vie di comunicazione e formare i giovani a un utilizzo sano delle autostrade della rete. “Un uso spropositato di Internet specialmente nell’età della formazione, può avere conseguenze negative sullo sviluppo della personalità da un punto di vista fisico, psicologico e sociale”, ha spiegato il dott. Cho Jung woo, ricercatore che ha presentato i risultati dell’inchiesta. Secondo i dati diffusi, oltre a perdere ore preziose per lo studio, attraverso Internet il 60 % dei giovani ha accesso a materiali pornografici e linee chat in cui essi sperimentano “violenza verbale”.
Commentando i risultati dell’inchiesta, padre Emilio Cheong Ung-mo, direttore delle Comunicazioni dell’Arcidiocesi di Seul, ha detto che la Chiesa deve lavorare per sviluppare nei giovani il senso delle relazioni, aiutandoli ad uscire dal guscio dell’individualismo che li porta a isolarsi per entrare nel mondo di Internet. “Tutte le dipendenze producono una distruzione del nucelo umano all’interno dell’individuo” ha detto. Ma Internet non va demonizzata: la Chiesa deve riappropriarsene per fare un mezzo di formazione e crescita sana della personalità dei giovani. Essa è oggi un mezzo imprescindibile con cui confrontarsi: la Chiese deve essere preparata a combatterne i possibili effetti negativi, sfruttandone invece le immense potenzialità di evangelizzazione, soprattutto nei programmi di pastorale giovanile.
Secondo padre Iganzio Kim Min-su, Segretario della Commissione per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale, è compito delle chiese locali non sottovalutare la funzione di Internet nella vita dei giovani: bisogna invece capire e analizzare questo nuovo mezzo di comunicazione, inserendolo nelle linee di educazione pastorale.
Alcuni ricercatori cattolici sostengono che la Chiesa dovrebbe anche investire di più nel campo delle nuove tecnologie, dotandosi di strutture che da porre a servizio dei programmi di pastorale giovanile.
(PA) (Agenzia Fides 8/4/2002 lines 34 Words 383)


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