ASIA - Giornata delle Vocazioni: in Asia il fulcro delle vocazioni dei Missionari Verbiti

sabato, 24 aprile 2021 vocazioni   animazione missionaria   istituti missionari  

Roma (Agenzia Fides) – La Congregazione dei Missionari Verbiti (Società del Verbo Divino, SVD), comprendente sacerdoti e fratelli religiosi, è impegnata a diffondere nel mondo il Vangelo di Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, e a promuovere il suo regno di pace, di giustizia e di amore. Fondata da Sant’Arnold Janssen nel 1875, in poco tempo la Congregazione ebbe uno sviluppo notevole, che portò i suoi membri, oggi oltre 6.000, in Europa, Asia, Oceania, Africa e America. L’Agenzia Fides ha posto alcune domande al Segretario generale della Formazione e Educazione dei Verbiti, p. Pushpa Anbu Augustine, e all'Assistente Generale per la Formazione e Educazione dei Fratelli Verbiti, Fra. Carlos José Ferrada Monntero, sulla realtà delle vocazioni dei Verbiti in Asia.

Possiamo fare una panoramica della situazione delle vocazioni in Asia?

Oggi l'Asia è il fulcro delle Vocazioni SVD. Ci sono 20 Province/Regioni/Missioni in Asia (Zona ASPAC) e i missionari sono presenti in Australia, Nuova Zelanda, Tailandia, Myanmar, Bangladesh, Indonesia, India, Giappone, Corea, Filippine, Papua Nuova Guinea, Cina, Taiwan, Hong Kong, Macao, Timor Est e Vietnam. La maggior parte delle nostre vocazioni proviene dall'Indonesia e dall'India. Ci sono 396 studenti e 212 novizi (15 fratelli novizi) in formazione dell'Indonesia, e 113 studenti e 40 novizi (5 fratelli novizi) dell'India. Inoltre abbiamo 62 studenti e 13 novizi sacerdoti in Vietnam e 54 studenti e 16 novizi sacerdoti delle Filippine.
In tutto quindi attualmente in Asia ci sono 681 studenti e 283 (20 fratelli) novizi in formazione. Una delle caratteristiche della formazione SVD è che gli studenti seguono un programma comune. Sebbene la maggior parte delle vocazioni provenga dall'Asia, sono comunque aperti a servire ovunque nel mondo per adempiere al nostro mandato missionario, anche se questo naturalmente comporta l'uscita dal proprio Paese, dalla lingua madre e dall’ambiente culturale.

In quale contesto nascono le vocazioni SVD?

Quando i pionieri Verbiti arrivarono in Asia, presentarono la Società come una congregazione missionaria e lavorarono per lo sviluppo generale della popolazione. Hanno proclamato la Buona Novella e hanno difeso i valori del Vangelo, hanno seminato i semi della Parola di Dio ovunque andassero. Le persone gradualmente hanno apprezzato l'impegno di servizio dei missionari. Lo zelo per la missione e l'interesse a diffondere la Parola di Dio è nella mente dei giovani, che rispondono volentieri alla chiamata di Dio. Nelle missioni di frontiera, di solito i missionari estendevano il loro servizio ai poveri e agli indigeni. In segno di gratitudine per tutto quello che queste persone hanno ricevuto dai missionari, alcuni giovani si sono uniti ai missionari per diventare religiosi. La testimonianza di vita dei missionari può essere un altro fattore: i nostri missionari vivono uno stile di vita semplice, umile, mettendosi a servizio degli altri con impegno e disinteresse, anche in aree remote che nessuno raggiunge. Quando i giovani vedono questi missionari, provano il desiderio di unirsi a loro.
Nel contesto dell'Asia troviamo inoltre un altro fattore: le famiglie sono molto unite. Una parte non indifferente della formazione alla fede avviene già nelle famiglie, dove i genitori considerano i figli un dono di Dio. Le famiglie quindi insistono sui valori ed educano i bambini al senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Così imparano a scegliere liberamente la strada della propria vita, sostenuti e incoraggiati dalle famiglie.
La laicità, il consumismo, l'utilitarismo sono diventati il modo di vivere per molti, tuttavia c'è ancora una certa dose di religiosità che troviamo in Asia. In alcune parti del continente la vita religiosa attrae ancora i giovani. Certamente la formazione deve affinare le loro motivazioni e migliorare la qualità della vita di quanti desiderano unirsi alla Congregazione. La promozione vocazionale sistematica è comunque essenziale, sono necessari un accompagnamento costante e contatti regolari.

Cosa spinge oggi, e cosa scoraggia, un giovane asiatico a diventare Verbita ?

I missionari SVD sono sempre alle periferie, al servizio degli ultimi, degli emarginati, e attraverso il loro servizio "mettono gli ultimi per primi". L’opera dei missionari tra le fasce più svantaggiate della popolazione attrae i giovani a unirsi a loro e a fare altrettanto per sollevare i poveri e gli emarginati. La caratteristica unica della vita SVD, in qualsiasi parte del mondo, è la vita interculturale. In contrasto con il mondo dell'individualismo, delle affiliazioni culturali o nazionali, le nostre comunità interculturali/internazionali diventano una potente testimonianza dei valori di fratellanza universale, inclusione e accettazione della diversità come dono di Dio. Il contesto del nostro approccio globale alla formazione, con l'insistenza sull'interculturalità, aiuta la crescita della vocazione. Alcuni giovani sono attratti proprio dal nostro modo di vivere questa realtà.
Ci sono importanti aree di missione che la SVD ha delineato per tutti i suoi membri, che includono: Nuova evangelizzazione, ecumenismo e dialogo interreligioso, educazione e ricerca, questioni relative a Giustizia e Pace e salvaguardia del Creato. I giovani vedendo i missionari impegnati in queste importanti aree di missione, rimangono attratti da loro.
In alcune parti dell'Asia la bellezza e lo splendore delle tradizioni cristiane esercitano ancora il loro fascino. La dimensione ritualistica della fede continua ad attrarre vocazioni alla vita religiosa. Le persone sono più inclini a ciò che attrae il corpo e la mente, le feste, le devozioni popolari, il clericalismo e la liturgia drammatizzata: tutti aspetti che attraggono i giovani.
Allo stesso tempo ci sono delle ragioni che li scoraggiano dall'aderire alla vita religiosa missionaria. Le tendenze che cambiano nel mondo come la globalizzazione, la secolarizzazione, la migrazione, il relativismo, il consumismo e l'urbanizzazione influenzano la mentalità dei giovani, oggi eccessivamente attratti dai social media, ossessionati dalle tendenze postmoderne. Senza dubbio i giovani hanno molte scelte da fare per la loro vita, e preferiscono essere economicamente sicuri e condurre una vita confortevole in qualsiasi parte del mondo. Anche gli scandali causati dai religiosi sono un altro motivo di scoraggiamento, alcuni studenti poi trovano la formazione in seminario troppo rigida e non riescono a raggiungere gli standard di formazione per il loro atteggiamento.

In che modo la pandemia di Covid 19 ha influito sull’attività vocazionale?

La pandemia di Covid19 ha avuto un impatto globale e ha influenzato ogni aspetto della vita, anche le vocazioni e la formazione missionaria. Alcune case di formazione hanno potuto continuare i loro programmi adottando delle restrizioni, altre hanno dovuto fare molti cambiamenti e aggiustamenti. A causa delle restrizioni, in molti paesi non si sono potuti tenere i campi vocazionali e non si sono potuti contattare gli studenti personalmente. In altri luoghi i formatori si sono tenuti in contatto con loro, incoraggiandoli a mantenere la vita spirituale e ad impegnarsi in alcune attività personali, come programmi di sensibilizzazione sociale, oltre a frequentato lezioni online.
Una certa quantità di stress e di ansia si è insinuata nella mente degli studenti per la paura di essere infettati, temendo anche per i membri della famiglia. L'improvviso allontanamento sociale ha portato purtroppo alla solitudine, alla debolezza psicologica, all’aridità spirituale e a conflitti interiori. Nonostante la situazione abbia influito negativamente sull'animazione vocazionale e sul programma di formazione, il Superiore Generale e altri missionari sono stati in contatto con loro, incoraggiandoli. Nonostante la pandemia, siamo stati comunque in grado di gestire in larga misura il programma di formazione. La situazione ci ha insegnato ad essere creativi e innovativi nei programmi di formazione. A causa delle limitazioni, molte delle attività vengono eseguite utilizzando la tecnologia moderna e i social media. In fondo è tempo che anche i religiosi si attivino e utilizzino le moderne tecnologie per la promozione vocazionale e le altre attività connesse.
(SL) (Agenzia Fides 24/4/2021)


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