ASIA/TURCHIA - Monaco siro ortodosso condannato come “fiancheggiatore dei terroristi” per aver dato acqua e cibo a miliziani del PKK

giovedì, 8 aprile 2021 medio oriente   chiese orientali   giustizia   monachesimo   terrorismo  

abyasun.medium.com

Mardin (Agenzia Fides) - La Corte penale di Mardin ha emesso una condanna a 25 mesi di carcere contro il monaco siro ortodosso Sefer Bileçen, riconoscendolo colpevole di complicità con organizzazioni e attività terroristiche. Il sacerdote, membro del Monastero di Mor Yakup a Nusaybin (l’antica Nisibi, attualmente compresa nella Provincia turca di Mardin), era stato arrestato il 9 gennaio 2020 insieme ad altre due persone, con l’accusa di aver offerto aiuto e copertura a membri delle Forze di difesa del Popolo (HPG), ala militare del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), bollato come organizzazione terroristica dal governo di Ankara.
L’atto d’accusa, basato soprattutto sui filmati raccolti per mezzo di droni utilizzati dai servizi di intelligence turchi per sorvegliare dall’alto la vita del Monastero, attribuiva al monaco la responsabilità di aver ricevuto in monastero miliziani dell’HPG per alcuni giorni, alla fine di settembre 2018. Il 16 gennaio 2020 al monaco era stato concesso di lasciare la prigione in attesa del processo, con l’obbligo di non allontanarsi dalla sua residenza.
Durante il processo, come riferito dall’Agenzia Fides, diverse testimonianze avevano confermato che la presunta “complicità” contestata dalle autorità turche al monaco siro ortodosso si era concretizzata nella semplice offerta di cibo e bevande a persone che dicevano di essere affamate e di avere sete. Anche un miliziano dell’HPG arrestato nel settembre 2019 dalle forze di sicurezza turche aveva confessato di aver visitato più volte il Monastero di Mor Yakup solo per mangiare, bere e rifocillarsi. Lo stesso monaco Sefer Bileçen, nella testimonianza resa nota attraverso i suoi avvocati, ha confermato di aver dato cibo e acqua ai miliziani come puro segno di accoglienza monastica, riservata a chiunque si trovi in stato di necessità, senza immaginare che le persone accolte fossero membri dell’HPG. “Darò cibo e acqua a chiunque venga alla mia porta” aveva detto padre Sefer durante la sua deposizione. “Devo farlo” aveva aggiunto “per le mie convinzioni spirituali e filosofiche. E non posso dire il falso, perché sono monaco e sacerdote”. (GV) (Agenzia Fides 8/4/2021)


Condividi: