AMERICA/COLOMBIA - “Grido per la pace” dei Vescovi di Chocó e Antioquia ai gruppi criminali: cessate il fuoco per cento giorni

martedì, 30 marzo 2021 aree di crisi   gruppi armati   violenza   coronavirus   chiese locali  

celam

Quibdó (Agenzia Fides) - All'inizio della Settimana Santa, i Vescovi delle diocesi di Quibdó, Istmina-Tadó e Apartadó, lanciano un appello ai gruppi criminali per un cessate il fuoco di cento giorni. “Di fronte all'insostenibile situazione di violenza, illegalità ed esclusione sociale che si vive nel nostro territorio – scrivono nel loro messaggio -, lanciamo un ennesimo e angosciante grido per la pace e la dignità. Invitiamo i protagonisti armati e i gruppi criminali ad un cessate il fuoco per cento giorni, che ci consenta di aprire spazi di riflessione e realizzare accordi umanitari che schiudano l'orizzonte verso la pace integrale di cui abbiamo bisogno nella città di Quibdó e negli altri comuni del Dipartimenti di Chocó e Antioquia che fanno parte delle nostre Chiese particolari”.
I Vescovi si augurano che i gruppi criminali accolgano questo appello, in modo che si fermino omicidi, ferimenti, sequestri, estorsioni, reclusioni, sfollamenti, reclutamenti di minori, minacce e disordini che colpiscono le comunità indigene, afro-discendenti e meticce. “D'altra parte – proseguono - le istituzioni devono rispondere efficacemente al grido della cittadinanza che esige diritti, sicurezza e dialogo, e la società civile deve rinunciare a qualsiasi atteggiamento di indifferenza e di conformismo per contribuire in modo costruttivo alle soluzioni richieste”.
Nel loro messaggio per la Settimana Santa 2021, i Vescovi esortano i cattolici a “vivere con intensità il Mistero Pasquale”, partecipando di persona o in modo virtuale, alle celebrazioni della Settimana Santa, affinché diventino “uno spazio di preghiera, riflessione, conversione e impegno che ci renda persone migliori”, accogliendo l'invito di Papa Francesco ad approfondire la realtà della famiglia e la figura di San Giuseppe. I Vescovi di Chocó e Antioquia invitano i cattolici, i cristiani di altre confessioni e i settori della società civile a crescere nell’armonia familiare, nel rispetto per le tradizioni religiose e nell’osservanza delle norme di fronte alla pandemia di Covid-19. "I disordini, gli eccessi, la corruzione e gli abusi nella convivenza sociale non sono coerenti con la fede cristiana e con altre espressioni di spiritualità e cultura dei cittadini".(SL) (Agenzia Fides 30/03/2021)


Condividi: