ASIA/PAKISTAN - I cattolici: la Commissione per le minoranze sia indipendente dal governo

lunedì, 8 marzo 2021 minoranze religiose   diritti umani  

Karachi (Agenzia Fides) - “Lo stile di lavoro della Commissione Nazionale per le Minoranze è finora insoddisfacente: i temi delle riunioni non sono stati resi pubblici finora e poi vi sono persone nella Commissione che sono membri non ufficiali. Inoltre la Commissione è sotto la giurisdizione del Ministero degli affari religiosi e dell'armonia interreligiosa, e così manca della necessaria indipendenza”: lo afferma Kashif Aslam, vicedirettore dei progetti nella Commissione "Giustizia e pace" (CCJP) nella Conferenza episcopale cattolica.
Parlando ad un seminario organizzato dalla Commissione nei giorni scorsi, Kashif Aslam ha inoltre affermato: "Istituire la Commissione è uno degli otto compiti assegnati al governo dalla Corte Suprema del Pakistan il 19 giugno 2014, in una nota sentenza che incoraggiava la protezione delle minoranze religiose. E' necessario che la Commissione sia indipendente dal governo, inoltre dovrebbe includere, almeno per un terzo, una rappresentanza femminile. Come promotori dei diritti umani, desideriamo che questa Commissione abbia maggiori poteri e più autorità per adempiere al dovere di proteggere le minoranze religiose che vivono in Pakistan”. La Commissione nazionale per le minoranze è stata costituita nel maggio 2020 ha sei membri ufficiali e dodici membri non ufficiali tra i quali l'Arcivescovo Sebastian Francis Shaw, di Lahore.
Zahid Farooq, direttore congiunto dell'Urban Resource Center di Karachi, dichiara a Fides: “Le persone più deboli nella società hanno bisogno di maggiore sostegno e protezione; chiediamo che questa Commissione sia facilmente accessibile da parte della gente. Le persone delle minoranze religiose dovrebbero relazionarsi con essa con fiducia. Finora non c'è un ufficio cui potersi rivolgere; esorto i funzionari a creare un punto di contatto in modo che la Commissione possa essere aggiornata sulle sfide che si affrontano".
Zulfiqar Ali Shah, direttore congiunto degli Istituti pakistani di educazione e ricerca sul lavoro (PILER), condividendo i suoi pensieri, dichiara: "C'è una certa delusione nella società civile in quanto questa Commissione sembra debole in partenza . Dovrebbe essere una Commissione indipendente che si occupi anche delle questioni sanitarie, educative e patrimoniali delle minoranze religiose, monitorando gli avvenimenti e garantendo l'attuazione equa della legge”.
Il Dr. Jaipal Chabbria, un membro indù della Commissione per le minoranze religiose, difende l'operato dell'organismo: Stiamo facendo vari passi avanti per portare in modo efficace per la protezione, il miglioramento e lo sviluppo delle minoranze religiose che vivono in Pakistan. Ho raccomandato nelle riunioni che la Commissione sia indipendente e che si posta sotto l'egida della Commissioni per i diritti umani”.
Anthony Naveed, membro dell'Assemblea provinciale del Sindh, parlando a Fides rileva: “Dovremmo comunicare le sfide che le minoranze religiose stanno affrontando in Pakistan. Il 2020 è stato un anno nero, a causa dell'alto numero di conversioni forzate delle donne delle minoranze religiose. Dovremmo lavorare per rafforzare la Commissione per i diritti delle minoranze e, auspicabilmente, nella provincia del Sindh stiamo lavorando per questo".
(AG) (Agenzia Fides 8/3/2021)


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