AMERICA/VENEZUELA - L’incontro tra Simon Bolivar e il Vescovo di Maracaibo due secoli fa, interpella oggi la nostra situazione

martedì, 2 marzo 2021 situazione sociale   conferenze episcopali  

Caracas (Agenzia Fides) – “Un evento storico e significativo per la nostra amata Patria” viene definito dalla Conferenza Episcopale Venezuelana, l'incontro tra “el Libertador” Simón Bolívar e Mons. Rafael Lasso de la Vega, Vescovo della Diocesi di Maracaibo de Mérida, avvenuto duecento anni fa, nel marzo 1821. Per la ricorrenza, i Vescovi hanno pubblicato un messaggio, pervenuto all’Agenzia Fides, in cui sottolineano che tale incontro “ha significato l'adesione alla causa dell'indipendenza da parte dell'illustre prelato, impegnandosi per la libertà e la creazione della nuova Repubblica, il rispetto dei diritti umani, l’incremento delle relazioni formali tra la Chiesa cattolica e la nascente Repubblica, il rafforzamento delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e le nuove nazioni americane”, oltre alla cordialità, all’amicizia e al rispetto reciproco tra le due parti.
Celebrare i 200 anni di questo incontro, proseguono i Vescovi, deve generare “impegni nei cittadini, secondo la nostra fede cattolica, per promuovere i valori e i principi che propiziano una vita più degna, dal concepimento alla morte naturale, come la ricerca della fraternità e dell’amicizia sociale, nella costruzione di una cultura dell’incontro, dell’inclusione e dell’uguaglianza”.
Questo incontro ha provocato “un dialogo sereno e convinto a favore della causa indipendentista” proseguono, che ha implicato la promozione della libertà politica, economica e culturale. “Tale dialogo interpella oggi la nostra situazione come paese, e si aggiunge ad una crisi globale che colpisce la maggioranza della popolazione”, sottolineano i Vescovi, invitando ad un dialogo coraggioso che non si limiti “ad un semplice scambio di opinioni sulle reti sociali, ma sia una ricerca condivisa della verità come nazione”.
Commemorando l’incontro solenne di due secoli fa, oggi è necessario “riabilitare la politica nel paese” perché sia, secondo la sua vocazione, “una delle forme più preziose della carità”, operando per il bene comune, della popolazione “che lotta ogni giorno per il suo sviluppo umano integrale e vincendo individualismi ed egoismi che generano arretratezza e violenza nella nazione”. (SL) (Agenzia Fides 02/03/2021)


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