AMERICA/COLOMBIA - La pandemia ha evidenziato fragilità, debolezze e la necessità di sostenerci nella fede e nella fraternità

venerdì, 19 febbraio 2021

Bogotà (Agenzia Fides) - "La Quaresima è lo spazio propizio che ci invita alla condivisione, alla carità che nasce dal cuore e non dalle apparenze, questo tempo di pandemia ha messo in evidenza fragilità, debolezza e la necessità di sostenerci nella fede e nella fraternità, questi sono i valori che la campagna promuove” ha detto il Segretario generale della Conferenza Episcopale Colombiana (CEC), Mons. Elkin Fernando Álvarez Botero, Vescovo di Santa Rosa de Osos, presentando la campagna “Comunicación Cristiana de Bienes 2021” il cui motto è: "Raggiungi coloro che ne hanno bisogno".
Il Segretario generale ha sottolineato come la campagna di quest’anno si svolge in un contesto pieno di difficoltà dovute alla pandemia e ha ricordato le parole di Papa Francesco quando chiede in questo periodo di emergenza sanitaria, si viva un tempo di solidarietà, di condivisione e di lasciarsi toccare dalle sofferenze degli altri. Il motto scelto per la Campagna invita a non essere insensibili alle dinamiche sociali di povertà, esclusione, mancanza di risorse e incapacità di accedere alle risorse fondamentali per sopravvivere.
Monsignor Héctor Fabio Henao Gaviria, direttore del Segretariato nazionale per la pastorale sociale (SNPS)/Caritas Colombia, ha sottolineato che la Campagna nel contesto della pandemia, lancia una grande sfida a tutti per raggiungere chi ha bisogno. Ha evidenziato tre aspetti che inquadrano la campagna in questo tempo quaresimale: la conversione in mezzo alla crisi che l'umanità sta attraversando a causa del Covid-19; la preghiera, che unisce tutti in un grande affidamento nelle mani di Dio, e infine il digiuno, che porta “ad alcune mortificazioni, secondo cui possiamo svolgere azioni di solidarietà, per uscire incontro all’altro e raggiungere coloro che hanno bisogno”.
Monsignor Henao Gaviria ha sottolineato che nel 2020 il fondo di emergenza è stato utilizzato per portare aiuti di emergenza in seguito a disastri naturali, come nel caso dell'uragano Iota: sono state aiutate 2.832 famiglie per un totale di 10.446 persone. Inoltre è stata data risposta alla popolazione estremamente povera, che in questo periodo di pandemia ha richiesto aiuti umanitari sotto diversi aspetti (alimentare, legale, medicina, assistenza psicosociale, tra gli altri). E’ stato fornito aiuto a 4.028 rifugi, distribuiti 22.523 kit per l'alimentazione, 17.611 kit per l'igiene, sono stati consegnati 3.099 kit di biosicurezza, è stata fornita consulenza legale a 6.200 persone, formazione a 3.557 persone e aiuto psicosociale a 8.963 persone. Infine Monsignor Henao Gaviria ha esortato la comunità a continuare unita a mantenere la capacità di aiutare, attraverso la campagna, e quindi, come Chiesa, ad avere un gesto di fraternità verso i più bisognosi. (SL) (Agenzia Fides 19/02/2021)


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