ASIA/MYANMAR - No a un'escalation di violenza, ritornino democrazia e libertà: messaggio dei leader cristiani d'Asia

mercoledì, 3 febbraio 2021 politica   libertà   libertà religiosa   società civile   ecumenismo   democrazia  

Yangon (Agenzia Fides) - "Esortiamo ad un rapido e pacifico ritorno sulla via della democrazia e facciamo appello per i diritti umani e le libertà, inclusa la libertà di religione o di credo; tutto il popolo del Myanmar deve essere pienamente rispettato e protetto": è quanto chiedono il Consiglio mondiale delle chiese (WCC) e la Conferenza cristiana dell'Asia (CCA) - organismi ecumenici che accolgono rappresentanti di diverse confessioni cristiane - in una lettera pastorale congiunta, indirizzata alle Chiese in Myanmar, a seguito del recente colpo di stato militare.
La lettera pastorale, inviata all'Agenzia Fides, esprime "profonda preoccupazione sugli sviluppi in corso, in particolare per la brusca ripresa del governo militare, il ribaltamento del risultato delle elezioni dell'8 novembre 2020, così come la detenzione di rappresentanti politici e pro-democrazia e la dichiarazione dello stato di emergenza".
I leader delle organizzazioni ecumeniche proclamano la loro speranza per la pace e la giustizia: "Preghiamo che il recente sviluppo non porti a un'escalation di violenza e sofferenza nel vostro Paese" e ribadiscono "il sostegno alle Chiese e alle comunità del Myanmar nella preghiera e nella solidarietà", mentre cercano di "fornire consigli e conforto alla loro gente in questo momento di profonda ansia e incertezza per il futuro".
Il Segretario generale della CCA, Mathews George Chunakara , nota a Fides che "il colpo di stato militare arriva in un momento in cui il paese subisce i peggiori effetti della pandemia Covid-19, il declino degli standard socioeconomici e la povertà è dilagante". Ricordando gli sforzi costanti della CCA nel corso dei decenni per la democratizzazione e i diritti umani in Myanmar, rileva: "La CCA ha sempre sostenuto i valori di democrazia, giustizia e pace. In questo momento di destabilizzazione e incertezza sul futuro, siamo con il popolo del Myanmar e preghiamo per il ripristino della democrazia nel Paese".
La comunità internazionale, comprese le Chiese di tutto il mondo, esprime in queste ore profonda preoccupazione per la possibilità che il Myanmar entri in un'altra fase oscura della sua storia.
(SD-PA) (Agenzia Fides 3/2/2021)


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