AMERICA/CILE - L’Arcivescovo di Concepción benedice da un aereo gli abitanti della regione afflitti dalla crisi sanitaria, economica, politica e sociale

mercoledì, 27 gennaio 2021 coronavirus   animazione missionaria   aree di crisi   vescovi  

Concepcion (Agenzia Fides) - Di fronte alla grave crisi sanitaria, economica, politica e sociale in cui si trova il Cile, Monsignor Fernando Chomali, Arcivescovo di Concepcion, domenica 24 gennaio per circa 20 minuti ha benedetto da un aereo gli abitanti di Concepción, Lirquén, Tomé, Chiguayante e Hualqui.
“L'ho fatto in mezzo ad una situazione drammatica in cui il coronavirus ha preso migliaia di nostri fratelli e tanti altri si trovano tra la vita e la morte” ha spiegato l’Arcivescovo in una dichiarazione pervenuta a Fides. “In questo atto religioso e missionario, autorizzato dall’Esercito Cileno, dalla Segreteria Generale del Ministero del Governo e dal Ministero della Salute, ho chiesto a Dio di prendersi cura, benedire e dare forza agli abitanti, specialmente a quelli che attraversano gravi difficoltà di ogni tipo”.
“È stato un momento di preghiera molto profonda, grazie alla generosità di un esperto pilota che - con tutte le dovute autorizzazioni e nel rispetto di tutti gli standard sanitari - mi ha offerto questa opportunità. Ho anche chiesto a Dio di allontanare lo spirito del male da coloro che non rispettano la legge, che non obbediscono all'autorità, che non si preoccupano del bene comune, che credono che la vita sia solo divertimento e non sanno che significa sacrificarsi per gli altri, che organizzano feste clandestine - e quindi illegali - e che diffondono ovunque il contagio rischiando la propria vita e quella degli altri.”
Secondo la Bibbia alcuni tipi di male vengono allontanati solo con la preghiera e il digiuno, quindi l’Arcivescovo spiega che “la Chiesa cattolica si sta adattando ai tempi, innovando i metodi e le espressioni: non possiamo riunirci per pregare, lo facciamo attraverso le piattaforme digitali; Non possiamo accogliere nelle nostre chiese coloro che vogliono una benedizione, andiamo da loro attraverso le reti e, quando possiamo, dal cielo, dal mare e dalla terra”.
Infine Mons. Chomali assicura: “Continueremo a benedire e a promuovere il bene comune secondo i tempi che dobbiamo vivere e con le nostre opere sociali che ci riempiono di speranza. Continueremo a esortare le persone a rispettare rigorosamente le norme sanitarie e, se non ascoltano, continueremo a rivolgerci a Dio con la preghiera, perché cambi il loro cuore di pietra”.
A quanti sono rimasti perplessi o addirittura infastiditi dalla benedizione, l’Arcivescovo ricorda: ”Io sono un uomo di fede, cattolico, e ho non solo il diritto, ma anche il dovere di rivolgermi a Dio per illuminarci di fronte a ciò che ci supera. Mi unisco alle parole di san Paolo: ‘Guai
a me se non evangelizzassi’.” Invita infine tutti gli abitanti della regione ad essere entusiasti nelle proprie attività, a impegnarsi, ad essere creativi, a rischiare, a incoraggiare, perché “solo così andremo avanti come società”. (SL) (Agenzia Fides 27/01/2021)


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