ASIA/IRAQ - Il Patriarca caldeo diffonde una “Preghiera per la visita del Papa” da recitare ogni domenica durante le messe

giovedì, 14 gennaio 2021 medio oriente   chiese orientali   papa francesco   preghiera   pandemia  

Baghdad (Agenzia Fides) – Da domenica prossima, 17 gennaio, i cristiani caldei sono invitati a recitare insieme una preghiera composta dal Patriarca Louis Raphael Sako per chiedere al Signore Onnipotente di rendere possibile l’annunciata visita di Papa Francesco nella terra dei due fiumi. L’orazione, il cui testo è stato diffuso dai canali ufficiali del Patriarcato caldeo, chiede al “Signore nostro Dio” di concedere a Papa Francesco “salute e condizioni di sicurezza, affinché possa svolgere con successo questa visita attesa”. La preghiera invoca anche la benedizione divina sugli intenti perseguiti dal Papa “per promuovere il dialogo e la riconciliazione fraterna, per far crescere la fiducia, consolidare i valori della pace e affermare la dignità umana, specialmente per noi iracheni, testimoni di avvenimenti dolorosi che hanno inciso sulle nostre vite.
"Signore, nostro creatore – prosegue la preghiera - illumina con la tua luce i nostri cuori, affinché possiamo vedere e riconoscere dove sono il bene e la pace, e iniziamo a realizzarli”. La supplica si conclude chiedendo l’intercessione di “Maria Vergine, Madre nostra”, e affidando alla sua cura materna “la visita di Papa Francesco, affinché il Signore ci conceda la grazia di vivere in piena comunione nazionale, cooperando fraternamente per costruire un futuro migliore per il nostro Paese e i suoi cittadini. Amen”.
Il viaggio di Papa Francesco in Iraq, su invito delle autorità civili e della Chiesa cattolica locale, è stato annunciato ufficialmente e dovrebbe svolgersi dal 5 all’8 marzo 2021. Ma occorre tenere presente che l’inizio della crisi pandemica da Covid-19 ha già costretto a rinviare a data da destinarsi altre visite apostoliche che il Papa aveva intenzione di compiere nel corso dell’anno passato, come quella a Malta e Gozo, inizialmente messa in agenda per il 31 maggio 2020. (GV) (Agenzia Fides 14/1/2021)


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