ASIA/LIBANO - Ai politici, alle banche, agli ospedali privati: i tre “appelli” del Patriarca maronita nella festa dell’Epifania

giovedì, 7 gennaio 2021 medio oriente   chiese orientali   pandemia   politica   sanità   geopolitica  

Bkerké (Agenzia Fides) – Tre “appelli” a introdurre un cambiamento reale nel proprio attuale modus operandi, per corrispondere alla chiamata al rinnovamento e alla ripartenza del Paese che viene riproposta a tutti i libanesi anche dalla solennità cristiana dell’Epifania del Signore. La triplice esortazione, espressa alla luce della festa che celebra la manifestazione di Cristo alle genti, è stata rivolta dal Patriarca maronita Bechara Boutros Rai ai politici, alle istituzioni sanitarie private e alle Banche del Paese dei Cedri, durante l’omelia pronunciata in occasione della solenne liturgia presieduta il 6 gennaio dal Cardinale libanese presso la sede patriarcale di Bkerké.
I primi destinatari dell’appello patriarcale sono stati in particolare il Presidente libanese Michel Aoun e il Premier incaricato Saad Hariri, invitati dal Patriarca a mettere da parte ostilità e incomprensioni attraverso un “incontro di riconciliazione” personale, per abbandonare le logiche settarie e superare la paralisi politica che da tempo impedisce di formare un nuovo governo e salvare il Paese dal collasso definitivo. Il precedente governo è caduto dopo le proteste seguite alle esplosioni nel porto di Beirut del 4 agosto 2020. Il Premier dimissionario, Hassan Diab, insieme a tre ex ministri, è stato sottoposto a processo per responsabilità in quel disastroso evento. Il sunnita Hariri, leader del Partito politico “Futuro”, è stato incaricato di formare un nuovo governo il 22 ottobre 2020, ma da allora non è ancora riuscito a costituire il nuovo gabinetto, anche a causa delle tensioni istituzionali sorte tra il Premier incaricato e il Presidente Aoun intorno alla lista dei ministri che dovrebbero comporre il governo. A complicare lo scenario ci sono anche nuove pressioni internazionali che puntano a condizionare il profilo politico del nuovo esecutivo. In particolare, Hariri teme le minacce di sanzioni USA che potrebbero colpire anche lui se venissero attribuiti ministeri a rappresentanti politici ufficialmente appartenenti al Partito sciita di Hezbollah. Oggi, giovedì 7 gennaio, dopo l’appello lanciato dal Patriarca Rai in occasione dell’Epifania, il Presidente Aoun è stato ricevuto nella sede patriarcale di Bkerké dallo stesso Patriarca maronita (vedi foto), per quella che sui media libanesi è stata definita come una visita "di cortesia", volta anche a "sfatare le voci" su presunte tensioni tra il Presidente e il Patriarca.
Il secondo destinatario dell’appello patriarcale è stato il complesso dei presidi sanitari privati, in buona parte gestiti da ordini religiosi cristiani e realtà di matrice ecclesiale, invitati dal Cardinale Rai a mettere a disposizione le proprie stanze e le proprie strutture “per accogliere i nostri fratelli e sorelle colpiti dall’epidemia da Covid-19”. Nella crisi sanitaria affrontata dal Paese – ha detto il Patriarca – la vocazione a soccorrere i fratelli e i concittadini più deboli deve prevalere su legittime preoccupazioni di ordine finanziario.
Il terzo “appello dell’Epifania” è stato rivolto dal Cardinale Rai alle banche, invitate dal Patriarca ad autorizzare i trasferimenti di fondi destinati alla sussistenza dei giovani libanesi che studiano all’estero. “Questi studenti” ha detto il Patriarca maronita “hanno il diritto di vivere dignitosamente con i soldi che le loro famiglie hanno depositato nelle Banche, che servono loro per pagare le rate universitarie e assicurarsi vitto e alloggio”. Il blocco dei conti bancari e le limitazioni ai trasferimenti internazionali di denaro per contrastare la fuga di capitali all’estero sono legati alla drammatica crisi economica attraversata dal Paese. (GV) (Agenzia Fides 7/1/2021)


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