AMERICA/BOLIVIA - Mons. Gualberti: durante la pandemia molti hanno trovato nella famiglia “conforto, aiuto e incoraggiamento per non perdere la speranza"

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Mons. Gualberti: durante la pandemia molti hanno trovato nella famiglia “conforto, aiuto e incoraggiamento per non perdere la speranza"

Santa Cruz (Agenzia Fides) – Nella celebrazione della festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, l'Arcivescovo di Santa Cruz, Mons. Sergio Gualberti, ha riflettuto sull'importanza di questa cellula fondamentale della società e della Chiesa, soprattutto in questa epoca contrassegnata dalla diffusione del Covid-19. “Penso di non sbagliare quando dico che molte persone, di fronte a questa pandemia, hanno toccato l'importanza e il valore di avere l'aiuto della famiglia. In essa hanno trovato conforto, aiuto e incoraggiamento per non perdere la speranza e hanno avuto la forza di alzarsi e andare avanti. Per molte persone contagiate, la famiglia è stata l'unico ospedale e l'unico luogo di riposo e guarigione”.
L'Arcivescovo ha affermato che “per tanti fratelli che hanno perso una persona cara, e per altri che hanno vissuto in prima persona la malattia, questa dolorosa esperienza ha cambiato la loro vita, ha insegnato a valorizzare i piccoli gesti quotidiani in famiglia e a stabilire nuove relazioni di rispetto, attenzione e affetto”.
Mons. Gualberti ha ricordato che il Creatore vuole che ogni essere umano venga a questo mondo in seno a una famiglia, costruita sulle fondamenta dell'amore reciproco tra un uomo e una donna. Ogni famiglia cristiana, ha sottolineato, è chiamata ad essere una piccola comunità di fede, la Chiesa domestica, dove i genitori sono i primi educatori dei propri figli a livello umano e cristiano. "È un compito impegnativo, quindi è importante che non siano soli, e che siano guidati e accompagnati dalla famiglia più numerosa, dalla comunità ecclesiale".
L'istituzione della famiglia è una grande risorsa per le persone, per la società e per l'umanità nel suo insieme, una ricchezza che deve essere salvaguardata da tutta la società, perché la famiglia è la sua prima e vitale cellula, come afferma la Dichiarazione Universale dai diritti umani. In una famiglia stabile e ben costituita, i suoi membri sperimentano gli elementi essenziali per il loro sviluppo integrale e imparano a stabilire relazioni armoniose e pacifiche. In essa si impara a praticare la giustizia e il rispetto per gli altri, a riconoscere il ruolo di autorità responsabile dei genitori, a praticare un servizio affettuoso verso i più deboli, i piccoli, gli anziani o gli ammalati, a aiutarsi a vicenda nelle necessità della vita ed essere disponibili ad accogliere l'altro e, se necessario, a perdonarlo.
"Per questo la società non può fare a meno dei servizi forniti dalla famiglia legalmente costituita. Nessuno, nemmeno lo Stato, può togliergli questo potere perché violerebbe gravemente la libertà e i diritti originari e innati. La debolezza della famiglia è la debolezza di una società. A questo proposito, dovremmo chiederci sinceramente se molti problemi che viviamo nel nostro Paese, come la mancanza di valori etici e morali, la crescente violenza, la corruzione, il traffico di droga e la debolezza della democrazia, non dipendono principalmente della fragilità e disgregazione di tante nostre famiglie".
Di fronte a questa situazione, ha affermato che le autorità hanno l'obbligo di dare priorità alla politica familiare con misure concrete che rispondano ai bisogni reali della famiglia: alloggio, lavoro, istruzione e assistenza sanitaria per tutti, tra gli altri. Le istituzioni civili, sociali, religiose ed educative e i mezzi di comunicazione sociale sono chiamati a collaborare in questo compito. Abbiamo tutti la responsabilità di difendere la famiglia, i suoi desideri e diritti, affinché adempia al suo ruolo insostituibile per la vita e il benessere delle persone e della società.
"In questa festa – ha concluso l’Arcivescovo -, la testimonianza della Santa Famiglia ci esorta a rafforzare la famiglia come anello fondamentale dell'unica grande famiglia umana, dove tutti noi, camminando insieme come fratelli e sorelle, raggiungiamo la piena realizzazione a livello personale, comunitario e sociale in un clima di fraternità e di pace duratura".
(CE) (Agenzia Fides 28/12/2020)


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