AMERICA/URUGUAY - Celebrazioni con i fedeli sospese fino al 10 gennaio: l’annuncio dei Vescovi dopo l’incontro con il governo

martedì, 22 dicembre 2020 coronavirus   conferenze episcopali  

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Celebrazioni con i fedeli sospese fino al 10 gennaio: l’annuncio dei Vescovi dopo l’incontro con il governo

Montevideo (Agenzia Fides) – “Con grande dolore, i Vescovi dell'Uruguay accettano la richiesta che il governo ha rivolto alle diverse comunità religiose, di sospendere le celebrazioni con i fedeli fino al 10 gennaio. Le chiese rimarranno aperte e le celebrazioni saranno trasmesse sui social media e sui media”. La comunicazione della Conferenza episcopale è stata diffusa ieri, 21 dicembre, dopo l’incontro del Segretario della Presidenza dell’Uruguay, Álvaro Delgado, con i maggiori rappresentanti delle diverse comunità religiose dell'Uruguay. Il tema principale dell'incontro con i leader religiosi è stato l'evoluzione della pandemia in Uruguay e l'applicazione di misure sanitarie per le celebrazioni delle feste religiose che riuniscono migliaia di fedeli.
Oltre al Cardinale Daniel Sturla, arcivescovo di Montevideo, sono state convocate le autorità del Comitato centrale israelita, rappresentanti della Conferenza episcopale dell'Uruguay, della Congregazione israelita dell'Uruguay, della Congregazione evangelica tedesca di Montevideo (Chiesa luterana tedesca), della Chiesa Anglicana dell'Uruguay e della Chiesa Evangelica Armena.
Nel comunicato dei Vescovi, diffuso dopo l’incontro, si afferma: “Nelle messe che si celebrano dal 19 giugno non si sono verificati casi di contagio. L'avvicinarsi del Natale rende questa decisione doppiamente dolorosa. Come Chiesa avevamo già sospeso una serie di attività, tra le altre: campi, missioni giovanili, tour dei quartieri. Accettando questa richiesta, teniamo presente l'afflizione di molti fedeli che non potranno partecipare di persona all'adorazione del Dio vivente. La libertà di religione è un diritto sancito dalla nostra Costituzione. Siamo fiduciosi che continueremo a prenderci cura gli uni degli altri e che con l'aiuto di Dio saremo presto in grado di uscire da questa situazione e celebrare ancora una volta la nostra fede in comunità”.
All'inizio di questa pandemia, i rappresentanti delle diverse confessioni avevano firmato un "protocollo" che prevedeva una serie di restrizioni alla partecipazione dei fedeli alle celebrazioni religiose per evitare la diffusione del virus. Era stato stabilito, ad esempio, che i festeggiamenti "non possono durare più di 45 minuti" e i luoghi di culto devono avere una capienza di "un terzo delle persone sedute", inoltre potrebbe esserci una celebrazione al giorno in cui sarà obbligatorio l'uso di mascherine.
La situazione della pandemia di Covid in Uruguay è sempre delicata: i casi totali sono 13.048 e i decessi 119, su una popolazione di 3 milioni e mezzo di abitanti, ma si teme per la seconda ondata che può colpire il paese.
(CE) (Agenzia Fides 22/12/2020)


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