EUROPA/MALTA - Promuovere la carità missionaria tramite nuovi canali di comunicazione: la proposta di Missio Malta

sabato, 19 dicembre 2020 pontificie opere missionarie   animazione missionaria   raccolta fondi   carità  

La Valletta ( Agenzia Fides) - Creare un mondo senza ingiustizie e barriere in cui tutti possano crescere in modo sostenibile e vivere in piena dignità: è questo l’impegno di Missio Malta, la Direzione maltese delle Pontificie Opere Missionarie. “Il nostro lavoro si concentra principalmente nel seguire aree svantaggiate e villaggi remoti, dove le condizioni di vita sono più difficili e la grave povertà della popolazione, ci spinge a ritenere necessario e prioritario un intervento”, riferisce in un’intervista all’Agenzia Fides Robert Farrugia, responsabile della comunicazione e della raccolta fondi per Missio Malta. “Negli ultimi due anni - spiega - ci siamo dedicati a informare le persone su cosa sia la missione, dei suoi fondamenti e scopi. Il nostro obiettivo è sensibilizzare la gente su questo aspetto: siamo profondamente convinti che le donazioni che arrivano attraverso la raccolta di fondi, sono diretta conseguenza dell'animazione che portiano avanti ”.
Il progetto promosso da Missio Malta a partire dall'Ottobre 2020 riguarda la casa di Nazareth per i figli di Dio nella diocesi di Yendi, in Ghana. “Si tratta di un rifugio per i bambini e gli adolescenti di strada - riferisce Farrugia - Qui le Suore Mariane dell'Amore Eucaristico (MASEL) sono diventate un faro di speranza per questi bambini rifiutati. Hanno dedicato l'ultimo decennio alla gestione di questa casa, che attualmente ospita oltre 60 ragazzi e ragazze, fornendo loro sicurezza, pasti nutrienti, assistenza sanitaria e istruzione”. Senza il loro impegno e quello di altri missionari religiosi e laici in tutto il paese - sottolinea - molti bambini perderebbero tutto ciò che la vita ha loro da offrire. Tuttavia - nota il responsabile di Missio Malta - la sopravvivenza di molti progetti, dipende molto dalla raccolta fondi: grazie al prezioso contributo di donatori generosi - prosegue - possiamo costruire scuole, fornire materiali educativi, creare programmi alimentari sostenibili e aiutare comunità e individui”.
“In questi ultimi mesi - racconta Robert - a causa della pandemia di coronavirus, abbiamo dovuto cambiare i nostri metodi di divulgazione e raccolta. Abbiamo organizzato incontri online con parrocchie e scuole e intensificato la nostra attività anche attraverso l’utilizzo di contatti telefonici piuttosto che personali. Queste iniziative - continua - hanno avuto successo possiamo dire che siamo riusciti a raggiungere un maggior numero di persone rispetto al nostro sistema tradizionale. Inoltre - conclude - grazie alla collaborazione di una emittente Tv locale abbiamo inoltre realizzato un programma televisivo che per sei mesi, da gennaio a giugno 2021, parlerà del lavoro di Missio Malta e del nostro impegno nel mondo”.
(ES) (Agenzia Fides 19/12/2020)



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