ASIA/INDONESIA - Tra pandemia ed estremismo religioso: polizia e volontari musulmani a guardia delle chiese per il Natale

venerdì, 18 dicembre 2020 natale   terrorismo   islam   pandemia   solidarietà   estremismo  

Jakarta (Agenzia Fides) - In quasi tutte le province dell'Indonesia, la salvaguardia delle celebrazioni di Natale e Capodanno costituisce una particolare preoccupazione per i governi locali, per la polizia, per le organizzazioni della società civile e per le comunità religiose, poiché in passato vi sono stati casi di violenza o attentati contro i cristiani durante il periodo natalizio.
Il Natale 2020 è segnato dalla pandemia. In una lettera pubblica su come organizzare il servizio in occasione della festività del Natale, il ministro indonesiano per gli affari religiosi, Fachrul Razi, ha affermato che, nell'odierna situazione di emergenza legata alla pandemia, i cristiani - a seconda delle varie situazioni locali nelle diverse regioni - potranno celebrare il Natale anche nelle chiese, a condizione che l'assemblea in chiesa rispetti i protocolli anti-Covid e il distanziamento, con una capienza inferiore al 50% della normale capienza dell'edificio, e garantendo che il rito religioso sia trasmesso in diretta su piattaforme online.
L'apertura delle chiese pone dunque la questione della adeguata sorveglianza: sono oltre 8mila i membri delle forze di sicurezza indonesiane (tra esercito, polizia, corpi di guardia locali) in servizio nella regione di Jakarta destinati alla custodia delle chiese, per sorvegliare e tutelare il pacifico svolgimento delle celebrazioni natalizie. "Ci sono 361 chiese situate vicino a moschee in diverse parti del Paese, quindi è necessario prestare particolare attenzione" ha detto il capo del dipartimento delle pubbliche relazioni della polizia regionale di Jakarta, Yusri Yunus.
Anche nella provincia di Bengkulu, sull'isola di Sumatra, la polizia si è preparata per organizzare il servizio di sicurezza natalizio in tutta la provincia e garantire la sicurezza della comunità, disponendo postazioni militari nei pressi di luoghi di culto, luoghi pubblici molto frequentati e strade provinciali.
Il servizio coinvolge anche giovani volontari musulmani, nel segno del dialogo interreligioso: ben 500.000 membri del movimento giovanile "Anshor e Banser" - la più grande organizzazione sociale giovanile in Indonesia, affiliata al movimento musulmano "Nahdlatul Ulama" - saranno schierarti come personale ausiliare per garantire un servizio d'ordine e vigilanza a protezione delle chiese a Natale e Capodanno nella regione di West Java. Deni Ahmad Haidar presidente del movimento giovanile a West Java, ha confermato che nel 2020, come ogni anno, "Ansor e Banser" partecipa e mette a disposizione i suoi membri, in accordo con le autorità civili, per offrire un aiuto nella vigilanza, per le celebrazioni di Natale e Capodanno 2020.
"Anche quest'anno siamo pronti a schierarci a fianco dei nostri fratelli cristiani perché la loro festa sia vissuta in sicurezza e nella pace. Siamo in attesa di istruzioni da parte dei funzionari della sicurezza pubblica", spiega Haidar. Il presidente auspica che " la serena celebrazione di questo evento religioso possa rafforzare l'unità e l'integrità in un momento in cui il paese è messo alla prova dalla pandemia e da episodi di estremismo religioso", come quello verificatosi nelle scorse settimane a Sulawesi (vedi Fides).
Parlando a Fides, Permadi Arya, musulmana indonesiana e membro attivo di "Ansor e Banser", conferma la sua disponibilità notando che "questa attività è diventata per noi un appuntamento annuale, ed è compiuta per il bene comune, l'armonia religiosa e la solidarietà sociale".
"Grazie agli agenti di sicurezza della polizia e anche agli amici musulmani di Anshor e Banser, ci sentiamo tutelati e protetti per la celebrazione del Natale" dice a Fides Filipus Ari Susanto, uno dei fedeli della parrocchia di St. Mikahel a Bandung, città di West Java. "Questa collaborazione rafforza e alimenta anche il nostro senso di fraternità e il clima di pacifica convivenza con la comunità musulmana" rileva.
Il fine è prevenire ed evitare la violenza che in passato ha tragicamente segnato tali festività: nel 2000 in diversi luoghi dell'Indonesia come Jakarta, Bekasi, Sukabumi, Mataram, Pematangsiantar, Medan, Batam e Pekanbaru, una serie di bombe esplose il 24 dicembre. Simili attentati si sono verificai anche nel 2004, mentre e l'episodio di violenza più recente è stato l'attacco terroristico a diverse chiese a Surabaya, East Java nel 2018.
L'Indonesia è un paese di 270 milioni di persone, con la più grande popolazione musulmana del mondo (230 milioni). Ci sono 24 milioni di cristiani nel Paese, di cui 7 milioni sono cattolici.
(PA) (Agenzia Fides 18/12/2020)


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