ASIA/TERRA SANTA - Gerusalemme, focolaio Covid al Patriarcato latino. Positivo anche il Patriarca Pizzaballa

mercoledì, 16 dicembre 2020 medio oriente   gerusalemme   natale   pandemia   pellegrinaggi  

Ingresso del Patriarca Pizzaballa-Basilica del Santo Sepolcro

Gerusalemme (Agenzia Fides) - A due settimane dal suo insediamento come Patriarca Latino di Gerusalemme, l’Arcivescovo Pizzaballa è stato contagiato dal virus Covid-19. Lo ha rivelato lui stesso, martedì 15 dicembre, durante una videoconferenza con alcuni giornalisti. "Il Covid si sta espandendo molto nel Patriarcato: ci sono sei casi, quindi siamo tutti in quarantena. Sono positivo anch'io, ma sto bene, ne sto uscendo" ha rivelato il Patriarca nel corso della videoconferenza, aggiungendo che tra i contagiati che lavorano presso il Patriarcato “non c'è nessun caso grave, siamo tutti asintomatici o sintomatici lievi”.
Nel corso della videoconferenza, il Patriarca ha fornito notizie sull’impatto della pandemia sulla locale comunità cristiana e sul resto della popolazione, riferendo che anche tra i sacerdoti del Patriarcato latino si registrano una ventina di positivi asintomatici al virus, aggiungendo che l’epidemia pandemica sta colpendo soprattutto la popolazione della Palestina, "di fatto senza controllo".
La nuova ondata pandemica avrà effetti rilevanti sulle prossime celebrazioni natalizie in Terra Santa. Il Patriarca Pizzaballa ha confermato che a Betlemme, nella Basilica della Natività, verrà celebrata la tradizionale messa di mezzanotte, sia pur con partecipazione ridotta. Per il resto, i cristiani di Terra santa si preparano a vivere un tempo di Natale senza pellegrini, che non erano mancati per un periodo così lungo neanche nelle stagioni della seconda Intifada. “E' la prima volta che non possiamo avere una vera vita ecclesiale: non abbiamo celebrato degnamente la Pasqua e sarà così anche col Natale” ha riconosciuto con rammarico il Patriarca.
Pierbattista Pizzaballa, appartenente all’Ordine dei frati minori, è stato nominato da Papa Francesco Patriarca di Gerusalemme dei Latini il 24 ottobre 2020, dopo essere stato per quattro anni Amministratore apostolico del Patriarcato e prima ancora, per 12 anni, Custode di Terra Santa. (GV) (Agenzia Fides 16/12/2020)


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