EUROPA/POLONIA - I Cantori della Stella “non vogliono lasciarsi vincere dalla pandemia per non smettere di aiutare missioni e missionari”

lunedì, 14 dicembre 2020 animazione missionaria   pontificie opere missionarie   infanzia   indigeni  

pom

I Cantori della Stella “non vogliono lasciarsi vincere dalla pandemia per non smettere di aiutare missioni e missionari”

Varsavia (Agenzia Fides) - Da quasi 30 anni, in Polonia, il giorno di Santo Stefano i bambini dell’ Infanzia Missionaria partono, inviati dai loro parroci, a portare la Buona Novella e la Benedizione di Natale. Condividendo la gioia della nascita di Gesù, raccontano le necessità dei loro coetanei nei paesi di missione, chiedendo preghiere e sostegno.
“Di solito andavano nelle case, negli ospedali, nelle scuole, negli ospizi e nelle case di cura... Quest’anno è tutto diverso. La pandemia ci ha proibito le visite. Ma i piccoli missionari non si arrendono mai!” Lo racconta all’Agenzia Fides suor Monika Juszka, RMI, Segretaria nazionale della Pontificia Opera della Santa Infanzia (POSI) in Polonia.
“Abbiamo cercato (e stiamo ancora cercando) altri modi di svolgere la nostra azione – prosegue suor Monika -. Come ogni anno, i ragazzi con i loro animatori dedicano tempo, sforzi, talenti e abilità per preparare i costumi, la stella e la piccola recita. La vogliono presentare nelle chiese, o davanti alle chiese, nei giorni delle feste natalizie, diffonderla attraverso i social media e naturalmente presentarla nelle proprie famiglie. Tutto per aiutare i bambini del popolo Masai che sono i protagonisti dell’azione missionaria di quest’anno”.
I Masai vivono in Kenya e in Tanzania. Sono molto coraggiosi, laboriosi, gioiosi e colorati, ma lottano contro molti problemi. “I bambini sono sempre i più bisognosi, sottolinea suor Monika. Hanno bisogno di aiuto per pagare le divise scolastiche e andare a scuola. Hanno bisogno di aiuto nei loro studi perché le scuole non usano la stessa lingua che parlano nella loro tribù. Hanno bisogno di un pozzo con acqua pulita, perché spesso si ammalano bevendo acqua sporca. Soprattutto, i bambini che nascono con alcune deformità, hanno bisogno di cure e interventi chirurgici, perché un aspetto diverso per il Masai è un segno di una maledizione e quindi una condanna a morte”.
Fin dall'inizio dell'Avvento, i Cantori della Stella in Polonia seguono il calendario dell'Avvento con i Masai: i bambini imparano ogni giorno una curiosità sulla vita di questo popolo e intraprendono una azione semplice ma specifica per loro che viene suggerita. “Dopo aver preparato materiale per la stampa nazionale e per quella cattolica (articoli, foto, spot), abbiamo iniziato una campagna globale nei mass media per promuovere i Cantori della Stella e per sensibilizzare la gente sui bisogni dei bambini Masai – spiega a Fides suor Monika -. Abbiamo anche avviato una raccolta fondi online in collaborazione con un portale di crowdfunding cattolico, dove si possono fare donazioni da tutto il mondo per i piccoli Masai (https://www.katolikwspiera.pl/pomoz-masajskim-dzieciom.html). Tutto questo per non lasciarci vincere dalla pandemia e per non smettere di aiutare missioni e missionari!”. (MJ/SL) (Agenzia Fides 14/12/2020)


Condividi: