ASIA/TERRA SANTA - Dopo l’incendio alla chiesa del Getsemani, il Regno Hascemita di Giordania rivendica la protezione dei Luoghi Santi di Gerusalemme

lunedì, 7 dicembre 2020 medio oriente   luoghi santi  

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Police and firefighters outside the Gethsamene Church outside th Old City in Jerusalem, after a fire broke out, in what police suspect to be an arson attack. december 04, 2020. Photo by Olivier Fitoussi/FLASH90 *** Local Caption ***

Gerusalemme (Agenzia Fides) - Anche il governo giordano ha deplorato l’assalto incendiario perpetrato venerdì 4 dicembre a Gerusalemme contro la Basilica dell’Agonia, ai piedi del Monte degli Ulivi. L’ambasciatore Daifallah al Fayez, portavoce del Ministero degli esteri giordano, ha diffuso un comunicato in cui si condanna l’atto criminale, richiamando le autorità israeliane, in quanto “potenza occupante”, a “rispettare i loro obblighi in conformità con il diritto internazionale, in tema di protezione dei luoghi di culto. Al riguardo, il comunicato del rappresentante del governo giordano ha anche ribadito il ruolo rivendicato dal Monarca del Regno Hascemita di Giordania come “protettore” dei Luoghi Santi islamici e cristiani della Città Santa.
Nel primo pomeriggio di venerdì 4 dicembre, mentre nella Basilica del Santo Sepolcro era in corso il solenne insediamento del nuovo Patriarca di Gerusalemme dei Latini, l'Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, poco lontano, all’interno della Basilica dell’Agonia, veniva perpetrato un atto incendiario, dando fuoco a alcune panche dapprima cosparse di liquido infiammabile. La polizia israeliana, chiamata dai Padri Francescani della Custodia di Terrasanta che hanno in affidamento la Basilica, ha arrestato a Gerusalemme il presunto responsabile dell’atto incendiario, Secondo quanto riportato dalla stampa israeliana, si tratta di un ebreo residente a Gilo, uno dei quartieri costruiti negli ultimi anni nei Territori palestinesi tra Gerusalemme e Betlemme.
Domenica 6 dicembre, alle ore 10, il Patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, ha presieduto una concelebrazione eucaristica nella Basilica dell’Agonia, come atto di riparazione per l’oltraggio subito da quel luogo di culto. (GV) (Agenzia Fides 7/12/2020)


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