AMERICA/ARGENTINA - La Caritas: no alla legge sull’aborto, proteggiamo la vita, in particolare dei più fragili e vulnerabili

martedì, 1 dicembre 2020 aborto   povertà   caritas   leggi  

Buenos Aires (Agenzia Fides) - "La pandemia che ancora soffriamo ha dato la priorità all'assistenza sanitaria di tutti gli abitanti dell'Argentina, come in ogni paese. La Caritas ha raddoppiato i suoi sforzi per soddisfare i bisogni fondamentali dei nostri fratelli. Ci ha sorpreso e ha causato grande dolore il fatto che ora siamo alle porte della discussione di una legge per legalizzare l'aborto, un disegno di legge che due anni fa non è stato approvato”. Lo afferma Mons. Carlos Tissera, Vescovo di Quilmes, Presidente di Caritas Argentina, in una nota pervenuta a Fides in cui esprime il rifiuto del progetto di legalizzazione dell'aborto e invita gli argentini a "proteggere la vita, in particolare dei più fragili e vulnerabili, fin dal loro concepimento".
Mons. Tissera prosegue: “La nostra missione come Caritas è quella di accogliere la vita come viene e di accompagnare le famiglie, aiutando le madri, i padri e i figli nelle loro necessità e proteggerli nelle loro fragilità, non solo cercando di includerli nella vita sociale, ma promuovendoli per integrarli, in modo che non siano solo beneficiari di programmi sociali, ma siano protagonisti di un progetto di paese per tutti gli argentini".
La Caritas accompagna le madri che affrontano gravidanze indesiderate, qualunque strada abbiano percorso, prosegue la nota. È difficile capire come i legislatori possano votare una legge con cui lo Stato toglie il principale diritto umano della vita ad alcune persone, che sono anche indifese. “Legalizzare l'aborto sarebbe una brutale battuta d'arresto come società umana, assimilabile all'eliminazione di altre vite nate e che a causa del loro status di povertà possono infastidire in modo particolare alcuni”.
“Se ci causa dolore una possibile legge sull'aborto - conclude mons. Tissera -, lo stesso dolore ci provoca vedere cristiani che difendono la vita non ancora nata e dimenticano la vita già nata; disonorando la dignità dei poveri sostenendo leggi di spogliamento dei diritti acquisiti; o coloro che lottano rumorosamente contro l'aborto e non muovono un dito per stare accanto alle madri che vivono la gravidanza in situazioni di povertà, scarto o sfruttamento".
Attraverso una recente lettera a Papa Francesco, un gruppo di donne dei villaggi e dei quartieri popolari ha espresso il suo sentimento: "ci sentiamo preda di una situazione in cui la nostra famiglia, le nostre figlie adolescenti e le generazioni future, stanno crescendo con l'idea che le nostre vite sono indesiderate e che non abbiano il diritto di avere figli perché sono povere". Di fronte all'imminente dibattito sull'aborto, Caritas Argentina vuole amplificare queste voci, come una delle istituzioni che lavorano quotidianamente per trasformare la vita delle famiglie e delle comunità vulnerabili in ogni angolo del paese. (SL) (Agenzia Fides 1/12/2020)


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