AFRICA/ETIOPIA - Il Premier Ahmed ordina l’offensiva finale contro la città di Mekele

giovedì, 26 novembre 2020 guerre  

Addis Abeba (Agenzia Fides) – Il Primo ministro etiopico Abiy Ahmed ha ordinato questa mattina all'esercito di lanciare l’offensiva finale contro i leader dissidenti del Tigrai nella loro capitale regionale Mekele, affermando che è scaduto l’ultimatum lanciato domenica 22 novembre, quando Abiy aveva dato al Fronte di Liberazione Popolare del Tigrai (TPLF) 72 ore per deporre le armi. L'ultimatum è stato respinto dai leader tigrini le cui forze combattono da tre settimane le truppe federali nel nord del Paese. I combattimenti hanno causato centinaia di vittime e lo sfollamento di oltre 40.000 persone.
“In questa fase finale, verrà prestata grande attenzione per proteggere i civili innocenti. Verranno compiuti tutti gli sforzi per garantire che la città di Mekele, che è stata costruita grazie al duro lavoro della nostra gente, non venga gravemente danneggiata. Chiediamo agli abitanti della città di deporre le armi e rimanere in casa" ha detto Abiy, secondo il quale nei giorni scorsi "migliaia" di membri delle milizie e delle forze speciali del TPLF si erano arrese alle forze federali prima della scadenza del termine.
Il timore che l’assalto a Mekele, che conta mezzo milione di abitanti, provochi un massacro, ha accelerato gli sforzi diplomatici per cercare una mediazione, con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ha tenuto il suo primo incontro sulla crisi il 24 novembre. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha esortato "i leader dell'Etiopia a fare tutto il possibile per proteggere i civili", mentre gli Stati Uniti, l'UE e altre potenze internazionali hanno incoraggiato la mediazione attraverso l'Unione africana, la cui sede si trova proprio nella capitale etiopica Addis Abeba. (L.M.) (Agenzia Fides 26/11/2020)


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