AMERICA/VENEZUELA - I religiosi testimoni dell’amore misericordioso in una situazione particolarmente difficile

martedì, 24 novembre 2020 ordini religiosi  

Caracas (Agenzia Fides) – “Un messaggio di fede, speranza e solidarietà” è stato indirizzato dai religiosi e dalle religiose del Venezuela, riuniti per l’Assemblea straordinaria della Conver (Conferencia venezolana de religiosas y religiosos), “a tutti gli uomini e le donne, amati figli di Dio, che vivono nel nostro paese, e a tutti i nostri fratelli e sorelle che sono nella diaspora”. I Superiori e le Superiore maggiori degli Ordini, Congregazioni, Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica del Venezuela, Delegazioni e Commissioni, si sono riuniti il 21 novembre, festa della Presentazione della Vergine Maria, per riflettere sul tema "Amore misericordioso verso il prossimo".
Nel messaggio, pervenuto a Fides, i religiosi ricordano: “L'Amore Misericordioso ci ha portato a dare la nostra vita in diversi luoghi di questa Terra di Grazia, nelle periferie geografiche ed esistenziali, attraverso un apostolato che ci avvicina al mondo del dolore e della sofferenza, in una dedizione generosa a tutti, senza distinzione di razza, credo, condizione sociale o pensiero politico”. I religiosi sono quindi testimoni di solidarietà verso la grande maggioranza del popolo venezuelano, che “subisce le conseguenze della cattiva gestione delle politiche sociali”, e tra queste citano: fame, malnutrizione, miseria e povertà; repressione, persecuzione di coloro che non sono d'accordo, stipendio molto scarso, mancanza di medicinali, inflazione galoppante, abusi di autorità, corruzione, gravi carenze di benzina, gas, acqua, elettricità, maltrattamenti degli anziani… A questo si aggiungono le calamità naturali, che hanno colpito soprattutto i fratelli più poveri.
“Il regime politico imperante – proseguono i religiosi - continua ad annichilire le libertà individuali e sociali, vuole fare tutto e non fa nulla per risolvere tanti problemi; padrone di tutto e inefficace in tutto, portando il Paese a una debacle senza limiti. Il nostro Paese cade nella tentazione della disperazione di fronte a questa dolorosa situazione, pensando che Dio è lontano, silenzioso e nascosto, ma… No, fratelli e sorelle! Continua ad essere l’Emmanuele, Dio con noi, che agisce nel suo popolo, e lo vediamo nel risveglio di innumerevoli gesti di solidarietà”.
I religiosi sono vicini a quanti soffrono le conseguenze della pandemia di Covid-19, pregano per i defunti e le famiglie nel lutto, mentre ringraziano medici e personale sanitario per la loro dedizione. Quindi ribadiscono il loro impegno a fare di ogni comunità un "ospedale da campo"; a continuare a proclamare il Regno di Dio; ad andare incontro ai più vulnerabili; a mostrare il volto misericordioso di Cristo in comunione con tutti i servizi ecclesiali nel campo della salute, dell’istruzione e dell’alimentazione; a promuovere la cooperazione con le organizzazioni umanitarie; a fare un lavoro congiunto con i laici nella missione umanitaria, in una realtà materialistica difficile e contraddittoria, che pone molte sfide; a rafforzare il lavoro pastorale nel campo educativo, accompagnando il personale docente nella rivendicazione dei propri diritti lavorativi.
“Anche in mezzo alle avversità, il Signore ci dà motivi per rallegrarci, mostrandoci che il suo Amore continua a sgorgare abbondantemente ascoltando le nostre preghiere” concludono i religiosi, ricordando la prossima beatificazione del Medico dei Poveri, il venerabile Dott. José Gregorio Hernández, “testimone di dedizione e servizio per i venezuelani e, soprattutto, per noi consacrati. Il Venezuela è ancora una terra benedetta di santità”. (SL) (Agenzia Fides 24/11/2020)


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