ASIA/PAKISTAN - Non passa al Senato il progetto di legge per la protezione delle minoranze religiose, ma sarà ripresentato

venerdì, 2 ottobre 2020 minoranze religiose   libertà religiosa   diritti umani   dignità umana   discriminazione   società civile   politica  

Islamabad (Agenzia Fides) - La Commissione per gli affari religiosi del Senato del Pakistan ha respinto il progetto di legge per la protezione delle minoranze religiose e dei loro diritti, che dunque non sarà calendarizzato nei lavori del Senato e non andrà in aula per la discussione e il voto. Come appreso dall'Agenzia Fides, il progetto di legge, denominato "Protection of Rights of Minorities Bill, 2020" era stato presentato a settembre dal senatore Javed Abbasi, membro della Pakitan Muslim League -N.
Il testo contiene una serie di misure per tutelare le minoranze: afferma che discorsi di odio e materiale offensivo contro le minoranze religiose non possono far parte dei libri di testo scolastici, e suggerisce che il governo fornisca protezione e assistenza a qualsiasi persona costretta a una "conversione forzata", stabilendo pene fino a sette anni di carcere per i rapimenti e le conversioni forzate di ragazze delle minoranze.
La proposta di legge, inoltre, considera "matrimonio forzato" quello interreligioso tra un uomo musulmano e una minorenne di altra religione, e dunque lo ritiene "nullo", prevedendo pene per quanti organizzano tali matrimoni. L'incitamento all'odio e la violenza contro le minoranze religiose - si afferma nel documento - comportano una pena detentiva di tre anni e una multa di 50.000 rupie, mentre la discriminazione delle minoranze religiose è reato che prevede un anno di carcere e una sanzione pecuniaria
Nel progetto di legge vi è anche una parte in cui si stabilisce che il governo è obbligato a proteggere i beni e le proprietà delle minoranze religiose (prevedendo pene detentive e pecuniarie per chi le danneggia), e che tutti i crimini commessi contro le minoranze religiose non saranno risarcibili in forma privata, ma devono passare per la giustizia ordinaria.
Va notato che il governo di Imran Khan ha lasciato che il testo compisse l'iter per arrivare in aula, ma la Commissione del Senato dedicata agli affari religiosi l'ha respinto. I membri della Commissione hanno affermato che non vi è necessità di specifiche norme a protezione delle minoranze e che le norme già esistenti sono sufficienti a garantirne libertà e benessere.
Il rigetto della proposta di legge ha creato disappunto negli ambienti politici e sociali delle minoranze religiose. Adan Farhaj, portavoce della Ong "Pakistan Minority Rights Commission", ha rimarcato a Fides: "Il disegno di legge presentato da Abbasi in modo coraggioso va nella giusta direzione. Chiediamo al governo e ai membri del Senato di svolgere il loro ruolo istituzionale sostenendolo e approvando questo disegno di legge. In ogni caso, questo rifiuto non ferma la nostra campagna sociale e politica: gli esponenti politici delle minoranze religiose si impegneranno a presentarlo nuovamente, cercando il consenso necessario".
Nota all'Agenzia Fides il leader cristiano Aftab Alexander Mughal, direttore del magazine "Minority concern": "Dall'agosto 2018, da quando il Primo Ministro Imran Khan ha preso il potere, almeno 31 membri delle comunità di minoranze sono stati uccisi, 58 sono stati feriti in attacchi mirati e 25 casi di blasfemia sono stati registrati, mentre almeno sette luoghi di culto delle minoranze hanno subito attacchi o intimidazioni. In tale quadro, non ci si può aspettare alcun cambiamento reale durante il governo del Primo Ministro Imran Khan, nonostante i suoi proclami iniziali. Molti importanti partiti politici che lo sostengono, come Tehreek-e-Insaf, non hanno intenzione di promuovere e tutelare i diritti delle minoranze".
Va notato che nell'agosto il Parlamento del Pakistan (e anche l'Assemblea provinciale del Punjab) ha adottato una risoluzione presentata da due uomini politi cattolici, Naveed Aamir Jeeva e Khalil Tahir Sandhu. La risoluzione prevede che il noto discorso di Muhammad Ali Jinnah dell'11 agosto 1947 all'Assemblea costituente, in cui il padre fondatore del Pakistan assicura la libertà religiosa alle minoranze religiose e traccia un Pakistan inclusivo e tollerante, sia espressamente pubblicato in tutti i libri di testo scolastici.
(PA) (Agenzia Fides 2/10/2020)


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