AMERICA - La Chiesa è vicina ai migranti con la preghiera e con progetti di accoglienza e sostegno

sabato, 26 settembre 2020 emigrazione   diritti umani   accoglienza   chiesa cattolica  

CNBB

San Paolo (Agenzia Fides) - “Il 27 settembre celebriamo la Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati. Il Papa è sensibile alla realtà migratoria che rende le persone più vulnerabili alla tratta di esseri umani, alla fame, alla violenza e alle malattie” sottolinea la presidente della Conferenza dei religiosi del Brasile (CRB), suor Maria Inês Ribeiro. In un video diffuso in occasione di questa Giornata, la religiosa evidenzia che la CRB ha scelto come priorità per il triennio 2019-2022 l’ascolto del grido dei Poveri e della Terra. Quindi, come uno dei suoi impegni, ha scelto di sostenere partenariati con istituzioni che lavorano con migranti, rifugiati, popolazioni native e quilombola.
“Invito tutta la vita consacrata e tutti i fratelli, insieme a tutte le realtà religiose che fanno parte della Rede Clamor, a celebrare il 27 settembre, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato” esorta suor Maria Inês. “Siamo tutti uniti nel sostenere i gruppi che lavorano direttamente con migranti e rifugiati, accogliendoli, promuovendoli, proteggendoli e integrando tutti gli sfollati. Non dimentichiamo l’appello del Papa!” conclude.
In Argentina la Messa per la Giornata del Migrante e del Rifugiato sarà celebrata sabato 26 settembre alle ore 19 nella Cattedrale di Azul, presieduta da Mons. Hugo Manuel Salaberry SJ, Vescovo di Azul e Presidente della Commissione episcopale per la pastorale dei migranti e degli itineranti. Tradizionalmente questa celebrazione si svolge nel santuario di Nostra Signora Madre degli Emigranti, nel quartiere La Boca della città di Buenos Aires, ma quest'anno non è stato possibile a causa dell'isolamento sociale preventivo e obbligatorio a causa della pandemia di Covid-19. Le bandiere delle comunità e i messaggi dei loro rappresentanti, nella lingua originale dei loro antenati, faranno da cornice alla celebrazione, che sarà trasmessa attraverso i social network.
La Chiesa cattolica della Colombia, attraverso il Segretariato Nazionale della Pastorale Sociale (SNPS)/Cáritas Colombia, fornisce sostegno e accoglienza ai migranti in diversi modi. Uno dei progetti che sta attuando dall'aprile 2020, e che durerà fino a marzo 2021, è denominato "Risposta multisettoriale alla crisi umanitaria dei migranti venezuelani in Colombia 2020-2021" e mira ad alleviare la sofferenza e a preservare la dignità dei migranti venezuelani vulnerabili in Colombia.
"Questo progetto consiste nel fornire attenzione ai migranti di passaggio offrendo ospitalità, protezione, attenzione alla salute e accesso al trasporto nazionale, per alleviare almeno un po’ il transito verso la loro destinazione" spiega Luisa Fernanda López Campos, specialista del progetto.
Viene realizzato anche ad Arauca, Cali e Ipiales.
"La principale difficoltà individuata per i migranti è l'ignoranza dei loro diritti di persone e di migranti, situazione che li ha portati a violare la loro umanità. A questa si aggiunge l'ignoranza e la paura di regolarizzarsi in Colombia, portando avanti questa procedura, che li aiuterebbe ad avere accesso alle cure sanitarie agevolate fornite dallo Stato, oltre alla possibilità di accedere a un lavoro dignitoso” sottolinea la specialista.
Finora 663 persone sono state ospitate nei rifugi di transito, 284 hanno ricevuto supporto psicosociale e 563 assistenza sanitaria. Un'altra delle principali sfide è lavorare affinché la xenofobia diminuisca, perché i rifiuti e le accuse ingiuste continuano ad aumentare. (SL) (Agenzia Fides 26/9/2020)


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