EUROPA/ITALIA - Dal trentesimo anniversario della morte di San Josemaría Escrivá un rinnovato impegno nel campo della formazione e dell’assistenza ai più deboli in tutti i continenti

venerdì, 1 luglio 2005

Roma (Agenzia Fides) - Domenica scorsa, 26 giugno, il trentesimo anniversario della morte di San Josemaria Escrivà (1902-1975), fondatore dell’Opus Dei, è stato ricordato in tutto il mondo con una serie di iniziative e soprattutto con la celebrazione di Sante Messe presiedute da Cardinali e Vescovi nelle chiese e cattedrali di tutti i continenti.
La Prelatura dell'Opus Dei è oggi presente in 61 paesi con 84.000 membri e 1.900 sacerdoti. I suoi membri promuovono una serie di iniziative sociali per dare formazione e/o assistenza dove è più necessaria. Non mancano le attività nei paesi industrializzati ma il vero campo di azione è nei paesi del cosiddetto terzo mondo. Di seguito riportiamo alcuni esempi di questo impegno.
SUDAMERICA - La fondazione Los Valles svolge programmi di formazione diretti a donne dei quartieri poveri di Cali (Colombia), con l’obiettivo di prepararle al mercato del lavoro. Più di 1000 donne di Nueva Floresta, un quartiere di 75.000 abitanti, traggono beneficio da questa attività sociale. A San Paolo del Brasile è attiva “Veleiros”, una scuola specializzata nell’area medica che si dirige soprattutto alle donne della Pedreira, un quartiere periferico della zona sud di San Paolo. Forma infermiere con profonde conoscenze scientifiche e tecniche e aiuta così, direttamente o indirettamente, centinaia di famiglie del quartiere. In Argentina un gruppo di volontarie porta avanti da sedici anni diversi programmi di nutrizione, igiene e alfabetizzazione a Santo Tomé, una città di 43.000 abitanti, il 65% dei quali vive al di sotto della soglia di povertà. In Paraguay un piccolo ambulatorio, che nel 1980 aprì le sue porte nel Bañado de Sajonia, è oggi un centro assistenziale con più di 6.800 pazienti, provenienti dalle zone soggette a inondazioni vicine al fiume Paraguay.
ASIA - Nelle Filippine funziona una scuola alberghiera per dare formazione professionale e umana per la crescita della donna, e un centro di formazione per famiglie di agricoltori. Alternando lo studio al lavoro dei campi, i contadini possono migliorare le loro tecniche di coltivazione e la loro formazione culturale.
AFRICA - In Congo l’ospedale di Kinshasa, si prende cura di migliaia di persone disagiate. Forma personale medico locale (infermieri e medici). In Nigeria, l'Institute for Industrial Technology (IIT) è aperto a persone di tutte le tribù e di tutte le religioni, il suo obiettivo è quello di dare formazione professionale di livello perché tutti possano raggiungere un’alta qualificazione. La disoccupazione è una delle piaghe principali della Nigeria. In Kenya lo Strathmore College è la prima scuola aperta, senza discriminazioni alle tre razze presenti: africani, asiatici ed europei. Nacque nel 1961 nel momento in cui il Kenya si preparava all’indipendenza. I problemi più urgenti erano discriminazione razziale e analfabetismo. Quarant’anni dopo, il 95% degli studenti del College accedono all’Università, ogni anno sono disponibili circa 12.000 posti per 200.000 aspiranti.
Per l'Africa, continente povero per eccellenza, oltre alle attività sociali proprie della Prelatura, i membri dell'Opera hanno voluto secondo lo spirito di San Josemaría fare qualcosa in più. In occasione della canonizzazione di Josemaría Escrivá è stata lanciata una raccolta fondi per l'Africa. Grazie ai donativi dei partecipanti alle cerimonie e di molte altre persone è stato creato il fondo di solidarietà Harambee2002. Il fondo ha raggiunto circa un milione di euro. Questi donativi sono stati destinati a 18 progetti educativi e assistenziali in 12 paesi africani. Caratteristica comune delle 18 iniziative è che si tratta di attività promosse e sostenute dagli stessi africani con l'idea che è da loro stessi che verrà la salvezza dell'Africa. Nella lingua swahili harambee significa tutti insieme. E’ il grido dei pescatori quando tirano a riva le reti. Alcuni esempi.
In Sierra Leone dal 1997 il Family Homes Movement ha aperto a Lakka, sulla costa occidentale della penisola di Freetown, il centro d’accoglienza “St. Michael’s” . Nel centro, vengono accolti i bambini ex soldato della guerra civile che è durata circa 11 anni, e vengono preparati all’inserimento in famiglia e nella società civile e all’avviamento professionale. Il progetto promosso da Harambee 2002 mira a ridare a questi ragazzi una vita normale garantendogli una formazione scolastica e professionale. Come spiegano i promotori locali, “l’unico luogo dove un bambino può riacquistare la sua infanzia perduta è la famiglia”. Per questo a fianco del centro d’accoglienza sono state create 22 case-famiglie sparse in Freetown e nelle altre città di Bumbuna e Lungi, nell’interno del Paese.
In Kenya è attivo un Progetto Educativo della Strathmore University per i detenuti del carcere. Mentre scontano la loro pena vengono offerti corsi di formazione professionale in modo da facilitare la reintegrazione in società una volta usciti. Il progetto sta riscuotendo un discreto successo, ne è prova il fatto che, all’avvio, molte guardie carcerarie hanno fatto richiesta di poter partecipare ai corsi di studio insieme ai detenuti.
L’educazione alla salute è l’obiettivo di un progetto in Camerun, che consiste nel potenziare il già operante Centro di orientamento sanitario, nella periferia di Yaoundé, che fornisce cure mediche e distribuisce medicinali a una popolazione di circa 2000 individui di cui il 45% ha meno di 20 anni. L’idea è di fornire alla popolazione conoscenze sanitarie di base che permettano di migliorare la qualità della vita, insegnando le norme dell’igiene personale, le abitudini nutrizionali adeguate, per evitare il diffondersi di malattie infettive e favorire il trattamento precoce di alcune patologie. Il Centro promuove anche attività di solidarietà per studenti con le popolazioni rurali svantaggiate. (S.L.) (Agenzia Fides 1/7/2005 - Righe 70; Parole 898)


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