AFRICA/MALAWI - I leader religiosi uniti nel difendere la sacralità della vita: no all’aborto

lunedì, 21 settembre 2020 aborto   dialogo   vescovi  

Lilongwe (Agenzia Fides) - La Conferenza episcopale del Malawi (ECM) e altri organismi religiosi, quali il Consiglio delle Chiese del Malawi (MCC), l'Associazione evangelica del Malawi (EAM), l'Associazione musulmana del Malawi e l'Associazione musulmana Quadria del Malawi, hanno espresso preoccupazione per la proposta del Comitato parlamentare sulla salute che chiede una modifica della legge sull'aborto.
Secondo gli organismi religiosi del Malawi, la proposta di emendamento della legge sull'aborto è "immorale e peccaminosa", perché è contraria al comandamento di Dio di considerare sacra la vita.
In una dichiarazione pubblicata il 14 settembre, firmata dalla Conferenza Episcopale e da altri leader religiosi, si critica la proposta di legalizzare l'aborto sostenendo che nessuna istituzione, inclusi il Parlamento, i tribunali e il braccio esecutivo del governo, ha il mandato di porre fine alla vita, eccetto Dio.
“La vita umana è un valore fondamentale perché Dio l’ha creata (Gen 1-27). La fede islamica d'altra parte crede che Allah abbia creato l'umanità per uno scopo” afferma la dichiarazione. Gli enti religiosi del paese, citando Geremia 1-5, hanno chiamato i cittadini a considerare la vita come sacra, proteggerla e preservarla con estrema cura sin dal concepimento, esortandoli a continuare a salvaguardare la vita dei bambini, inclusa la vita del nascituro, come stabilito nella sezione 13, 22 [1], 33 della Costituzione repubblicana.
I leader religiosi hanno quindi fatto appello al popolo del Malawi affinché chieda ai membri del Parlamento di non approvare il disegno di legge definito come "genocidario" per i bambini non ancora nati.
Questa è la seconda volta che il controverso emendamento della legge sull'aborto viene proposto dalle organizzazioni della società civile (OSC). Le OSC hanno chiesto che l'interruzione della gravidanza sia una scelta delle donne, sostenendo che la maggior parte di loro sta morendo a causa di aborti illegali pericolosi. Tuttavia, i leader religiosi del paese hanno respinto la proposta con una protesta a livello nazionale, il 6 dicembre 2016, con la "Marcia per la vita e la famiglia".
La legge sull'aborto in Malawi prevede eccezionalmente l'interruzione della gravidanza quando la vita della madre è in pericolo e proibisce di procurare l'aborto volontario di donne e ragazze. (L.B.) (Agenzia Fides 21/9/2020)


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