AFRICA/ETIOPIA - Messaggio dei Vescovi dell’Etiopia per il dopo elezioni: “Creare un’atmosfera di rispetto reciproco per superare il dramma delle violenze”

giovedì, 30 giugno 2005

Addis Abeba (Agenzia Fides)- “Rifuggiamo la violenza di ogni tipo, e nel nome di Dio facciamo appello alla pace, alla tolleranza e alla buona volontà. Ci rammarichiamo profondamente per quel che è accaduto e offriamo la nostra più profonda vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari in questa maniera tragica”. Così i Vescovi dell’Etiopia in un messaggio diffuso al termine della loro Assemblea, esprimono il cordoglio per le vittime delle violenze scoppiate dopo la proclamazione dei risultati delle elezioni parlamentari del 15 maggio (vedi Fides 24 maggio 2005).
I Vescovi sottolineano comunque che le elezioni sono state un evento positivo nella storia dell’Etiopia: “Ricordiamo con un certo orgoglio nazionale le recenti elezioni come un importante passo verso la democratizzazione e la partecipazione attiva del popolo etiopico. Anche la comunità internazionale ha espresso la sua ammirazione e il suo apprezzamento per il modo responsabile e pacifico con il quale le elezioni sono state condotte”.
Per superare il clima di tensione venutosi a creare dopo gli scontri tra polizia e dimostranti, i Vescovi richiamano i responsabili politici “al miglioramento della qualità di vita della popolazione creando un’atmosfera di rispetto reciproco, perché è questa che porta alla pace, alla stabilità e allo sviluppo”. “A questo fine, infatti, e per il bene comune di tutti gli etiopici, incoraggiamo tutti i responsabili a compiere passi per promuovere la tolleranza e il rispetto reciproco” continuano i Vescovi, che chiedono ai fedeli di “essere cittadini responsabili che pregano per il dono della pace, dell’unità, dell’amore e della comprensione reciproca”.
“È nostro pio desiderio che l’esito delle elezioni, che esprime la volontà del popolo, sia rispettato da tutti. Possa lo Spirito Santo illuminare e guidare tutti noi” concludono i Vescovi. (L.M.) (Agenzia Fides 30/6/2005 righe 27 parole 311)


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