AMERICA/COLOMBIA - Nella "Settimana della Pace" nuove denunce sulla violazione dei diritti umani nel Chocó

martedì, 8 settembre 2020 diritti umani   violenza   pace  

Quibdò (Agenzia Fides) - Il dipartimento di Chocó è uno dei territori colombiani più colpiti dal flagello della violenza (vedi Fides 10/6/2020; 13/1/2020). I Vescovi delle diocesi di Quibdó, di Istmina-Tadó e di Apartadó, insieme alle organizzazioni sociali ed etnico-territoriali, hanno pubblicato un nuovo comunicato in cui denunciano ancora una volta "il momento difficile che stiamo vivendo a causa della sistematica negazione dei diritti e della violazione del diritto internazionale umanitario". Nel contesto della Settimana della Pace, che si celebra in Colombia dal 6 al 13 settembre, denunciano gli effetti "che la carente presenza dello Stato provoca sul nostro popolo e sul territorio, l'aumento degli attacchi dei gruppi armati e la corruzione che rallenta lo sviluppo delle comunità”.
Esprimono quindi solidarietà “ai fratelli e alle sorelle dei nostri territori e di altre regioni della Colombia”, che sono afflitte dagli assassini e dalle intimidazioni a leader, donne leader e comunità, dal reclutamento di minori, dall’installazione di mine antiuomo, dalla strumentalizzazione di giovani e donne, dalla reclusione, dal sequestro di persona, dall’estorsione, dagli assassini mirati, dallo sfollamento, dalla perdita di autonomia della comunità e dalle dispute territoriali per interessi economici e politici.
Di fronte a questa drammatica situazione “continueremo nel compito di accompagnare le comunità per far sentire loro la vicinanza della società civile – ribadiscono -. Nonostante le molteplici aggressioni dei violenti e il silenzio e l'esclusione dello Stato, gli faremo sapere che non sono sole e che hanno qualcuno che le ascolta e le difende”. Annunciano quindi che da settembre riprenderanno le missioni di monitoraggio umanitario continuo, di accompagnamento e verifica all'interno dei territori, “per ascoltare, documentare e rendere visibili le diverse situazioni che ostacolano l'effettivo godimento dei diritti delle comunità”. Infine sosterranno “il Patto per la Vita e per la Pace”, che sarà firmato il 10 settembre 2020, che "sarà come uno strumento che raccoglie il nostro pensiero e le nostre azioni di trasformazione". (SL) (Agenzia Fides 8/9/2020)


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