ASIA/BANGLADESH - Agli ospedali cattolici si curano i pazienti con i ventilatori donati dalla Santa Sede

martedì, 8 settembre 2020 coronavirus   sanità   chiese locali  

Dhaka (Agenzia Fides) - “Papa Francesco ha inviato in dono un ventilatore per il reparto di terapia intensiva. È una benedizione per noi. Sarà molto utile per assistere i pazienti affetti da coronavirus": lo afferma all'Agenzia Ides padre Kamal Corraya, Direttore esecutivo dell'ospedale St. John Vianney di Tejgaon a Dhaka. Padre Kamal racconta: “Stiamo ricevendo segnalazioni di pazienti affetti da coronavirus. Alle persone infettate da Covid-19 il nostro team medico fornisce consigli per telefono, seguendo i pazienti isolati a domicilio".
La Santa Sede ha inviato tre ventilatori in Bangladesh per sostenere la lotta al coronavirus: uno è stato destinato al St. John Vinney Hospital, altri due sono stati inviati a due ospedali cattolici a Dinajpur e Jessore.
Il "nemico invisibile" del Covid-19 ha colpito anche il Bangladesh: “Durante questa pandemia - rileva il Direttore Kamal - il St. John Vianney Hospital ha fatto del suo meglio per aiutare le persone infette che soffrono. Grazie agli accordi intercorsi con Dipartimento sanitario del governo del Bangladesh, il nostro ospedale raccoglie campioni di coronavirus e li invia per i test all'Istituto di epidemiologia, controllo e ricerca delle malattie. I nostri medici si tengono in contatto con i pazienti positivi al Covid-19 e li consigliano, li motivano e forniscono loro le istruzioni necessarie. È un grande sostegno soprattutto per i più poveri. Negli ultimi mesi abbiamo raccolto campioni per centinaia di persone e fornito e continuiamo a svolgere i test regolarmente. Stiamo per aprire una nuova sala operatoria che presto sarà pienamente attiva. Il nostro ospedale è aperto e dispensa cure mediche a chiunque ne faccia richiesta".
Il dottor Edwaed Pallab Rozario, medico cattolico dell'ospedale St. John Vianney, dice a Fides che "il dono della Santa Sede è una benedizione ed è realmente prezioso per la piccola comunità cristiana in Bangladesh. È un grande aiuto per il nostro ospedale. Siamo grati al Papa per il suo generoso dono". Anche i pazienti esprimono gratitudine: “Quando ho saputo che il Santo Padreci ha inviato dei ventilatori ho provato felicità e speranza”, dice a Fides Tapu Corraya, cattolico di Dhaka, che è stato infettato dal Covid-19 ed è guarito.
L'ospedale è attivo dal novembre 2019, quando il Cardinale Patrick D'Rozario, Arcivescovo di Dhaka, lo ha inaugurato alla presenza delle autorità civili e religiose. Si trova in una delle zone più trafficate della città e vicino alla Holy Rosary Catholic Church, che conta circa 15mila fedeli, tra cattolici locali e migranti. Il 29 aprile scorso la struttura era stata temporaneamente chiusa e tutto il personale (oltre 60 dipendenti) era stato posto in auto-quarantena dopo che 22 membri del personale medico erano risultati positivi al Covid-19. Successivamente, terminata la fase di emergenza, ha ripreso pienamente la sua attività, senza gravi conseguenze
In Bangladesh la Chiesa cattolica gestisce 12 ospedali, 78 dispensari, 6 lebbrosari, 15 residenze assistite per anziani e disabili.
(FC-PA) (Agenzia Fides, 8/9/2020)


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