ASIA/MYANMAR - Appello del Card. Bo per le elezioni: "La partecipazione attiva è essenziale. Votate per un vero federalismo"

martedì, 1 settembre 2020 politica   diritti umani   elezioni   minoranze etniche   società civile  

Yangon (Agenzia Fides) - "Questi sono tempi difficili. La mia preghiera accompagna ognuno di voi mentre affronta la sfida della pandemia. Dio proteggerà la nostra nazione. Ora ci avviciniamo a un'altra tornata elettorale a novembre. Questo ci chiama a compiere il nostro dovere di cittadini, eleggendo i nostri rappresentanti. In questo momento storico, mi rivolgo a ciascuno di voi, non come politico ma come persona religiosa, come vostro fratello che desidera solo il bene comune e il benessere dell'intera comunità del Myanmar": con queste parole inizia l'appello diffuso dal Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, che si rivolge ai cittadini birmani in vista delle elezioni generali previste l'8 novembre 2020.
Nel messaggio articolato in 10 punti, inviato dal Cardinale all'Agenzia Fides, si afferma, in primis, "il sacro dovere del voto": "Il voto non è solo un diritto, ma un sacro dovere. Questo fa parte del nostro lungo pellegrinaggio verso la democrazia. Invito tutti ad assicurare che il suo nome figuri nella lista degli elettori e ad essere presenti in cabina elettorale in giorno delle elezioni. La partecipazione attiva dei cittadini è essenziale in democrazia".
In seconda battuta, il Presule osserva che "votare è l'unico modo per avere una pace durevole": "Il fiorire di una democrazia robusta è l'unica speranza per curare questa nazione, sanguinante per i conflitti intestini. Come figli e figlie di questa grande nazione d'oro, meritiamo la pace. La risposta armata ha dolorosamente ucciso migliaia di persone, creando migliaia di rifugiati e sfollati interni. Questa era oscura deve finire. Nessuno ha vinto una guerra in questo paese. La pace è possibile, la pace è l'unica via. Le nostre grandi religioni promuovono il principio della pace: vi esorto a votare per la pace".
Il terzo punto rimarca l'urgenza di "dare potere ai senza voce attraverso la democrazia": "La democrazia dà potere ai deboli e ai vulnerabili. Per la reale partecipazione dei poveri al governo, le elezioni sono fondamentali. Non lasciamo che la povertà ci dissuada dalla partecipazione alle elezioni. Bisogna scegliere partiti che operano per il benessere dei poveri".
Il messaggio chiede poi, come quarto nodo da affrontare, di "garantire la giustizia economica e ambientale": "Tutte le religioni hanno affermato che non c'è pace senza giustizia. La pace in questa nazione sanguinante non arriverà finché le risorse di questo paese non saranno messe al servizio di tutti, specialmente per le comunità povere ed marginate. Giudicate i candidati, evitate i saccheggiatori che hanno devastato tutte le nostre risorse e ci hanno resi poveri. I ladri non possono rappresentarci".
Al quinto punto si segnala l'urgenza di "identificare i mercanti di odio": "La comunità e la cura del bene comune sono i cardini sui quali marcia una democrazia. L'odio comune e il capro espiatorio stanno diventando potenti strumenti per la banca per il voto. La comunità mondiale ha espresso il suo orrore per le manipolazioni dei mercanti di odio in Myanmar, mascherati da protettori della religione e dell'etnia, incoraggiati da social media come Facebook. Queste persone sono in collusione con i saccheggiatori della nostra nazione, non ne sono i guardiani. Bisogna identificarli e consegnarli alla spazzatura della storia".
Il Cardinale chiede ai cittadini - sesto punto - di rigettare "i sostenitori delle mafie straniere": "Il Myanmar accoglie favorevolmente investimenti stranieri di buone intenzioni che costruiscono un futuro sostenibile per il nostro popolo. Sfortunatamente, orde di elementi stranieri in collusione con amici locali, hanno dichiarato il Myanmar come l'ultima frontiera per un bottino facile. Molte di queste persone non patriottiche partecipano a queste elezioni. Identificateli: non devono far parte di alcuna democrazia".
La settima richiesta è "investire nello sviluppo umano": "Per una nazione benedetta con risorse umane giovani ed energiche, un futuro ricco ci attende. I nostri governanti devono affermare lo sviluppo umano come un diritto fondamentale. I regimi precedenti negavano lo sviluppo del nostro popolo, riducendo questo paese, un tempo ricco, in un paese a basso sviluppo. Scegliamo candidati che abbiano un piano chiaro per lo sviluppo umano".
"Cercate integrità non solo intelligenza", esorta l'ottavo paragrafo. "Il Myanmar - si nota - ha bisogno di leader con intelligenza ma animati da un senso di leadership al servizio, che racchiude grandi valori di onestà, integrità, responsabilità e trasparenza. Il potere viene dal servizio. Il Myanmar ha già avuto leader forti. Ora è il tempo per leader servitori".
Al nono punto si lancia un appello per "leader che sappiano combattere le molteplici pandemie": "La risposta alla pandemia di Covid-19 ha mostrato come un governo determinato potrebbe ridurre le devastazioni. Il popolo del Myanmar ha subito altre pandemie: la pandemia della fame, la pandemia dei conflitti e degli sfollamenti, la pandemia della migrazione non sicura, la pandemia dell'istruzione di bassa qualità. Lasciate che queste elezioni ci portino guerrieri capaci di combattere contro tutte queste pandemie".
Infine, alla decima e ultima istanza del documento, il Card. Bo auspica: "Votate per un vero federalismo politico ed economico: il generale Aung San visse e morì per il sogno di un autentico federalismo politico ed economico. Votate per quanti sostengono il sogno del generale Aung San. Che sorga una nuova alba di pace e prosperità".
(PA) (Agenzia Fides 1/9/2020)


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