AFRICA/LIBERIA - “Violenza, stupri, estremismo e Covid-19 sono i mali che affliggono il Paese” denunciano i Vescovi

mercoledì, 26 agosto 2020 vescovi   violenza   abusi sessuali  


Monrovia (Agenzia Fides) - Violenza, stupri, estremismo e Covid-19 sono tra i mali che affliggono la popolazione della Liberia, denunciano i Vescovi del Paese dell’Africa occidentale in una dichiarazione rilasciata il 25 agosto e firmata dal Presidente della Conferenza Episcopale, Sua Ecc. Mons. Anthony Fallah Borwah, Vescovo di Gbarnga.
Dopo aver ricordato di aver più volte in passato segnalato “l'aumento della violenza politica, spesso associata alle elezioni nel nostro Paese”, i Vescovi condannano “in modo inequivocabile tali atti e invitato tutti i liberiani di diversi partiti politici a lavorare insieme, assicurandoci che le nostre elezioni non siano sinonimo di violenza”.
In particolare non sono state ascoltate le indicazioni contenute in una dichiarazione rilasciata nel maggio 2019. "Il nostro grido ha ricevuto poca attenzione, poiché la violenza sembra perpetuarsi all'infinito” affermano.
“C'è anche un aumento della violenza verbale in cui vengono utilizzate espressioni sconsiderate e sgradevoli gli uni contro gli altri. Tali dichiarazioni incivili e volgari non sono compatibili con i nostri valori e norme sociali e culturali”.
Oltre alla violenze verbali a preoccupare i Vescovi sono quelle fisiche. Già a maggio, la Commissione Episcopale Giustizia e Pace aveva denunciato gravi violazioni dei diritti umani nell’applicazione delle misure per contenere il Covid-19 (vedi Fides 8/5/2020), ma ancora più allarmante è l’ondata di violenze sessuali che sta interessando la Liberia.
Nel condannare gli stupri, la Conferenza Episcopale però si oppone all’applicazione della pena di morte contro gli stupratori, come chiesto da più parti, perché come afferma la più recente revisione del Catechismo della Chiesa cattolica, “la pena di morte è inammissibile perché è un attacco all'inviolabilità e alla dignità del persona”. Invece di introdurre la pena di morte, i Vescovi chiedono "una rigorosa applicazione delle leggi contro lo stupro" nonché la "rieducazione di tutti ai valori intrinseci della persona umana, la tutela dei diritti di ciascuno specialmente di donne e bambini”.
Sul Covid-19, che ha contagiato almeno 1.295 persone, tra cui 82 vittime e 821 guariti, i Vescovi affermano che la pandemia ha esacerbato “lo stato già in difficoltà della nostra economia”
"Scuole, luoghi di culto, centri sanitari, centri di intrattenimento sono stati chiusi, determinando un effetto negativo sulla nostra economia” sottolinea la dichiarazione.
"Un ringraziamento speciale va a tutti i medici, membri della sicurezza e gli operatori dei mass media per tutti gli sforzi nel limitare la propagazione del virus" concludono i Presuli facendo appello a tutti a continuare a seguire le regole per contenere il virus. (L.M.) (Agenzia Fides 26/8/2020)


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