NEWS ANALYSIS - Bambini di strada in Congo R.D.: una missione per un futuro migliore

sabato, 1 agosto 2020 bambini di strada   bambini   infanzia   società civile   opere sociali   movimenti ecclesiali  

Kinshasa (Agenzia Fides) - Dal 2004, la missione "Ndako ya biso" - che significa "la nostra casa" in lingala - ha consentito a 2.500 bambini di strada di tornare nelle loro famiglie di origine. Le difficoltà economiche e sociali spesso costringono queste famiglie ad abbandonare i loro figli. Questa missione, dove operano 40 educatori, aiuta a preparare il rientro dei bambini nelle loro case e offire un futuro migliore per loro e per le loro famiglie.
La Repubblica Democratica del Congo è il secondo paese più grande dell'Africa e il più popoloso paese di lingua francese. Nel 2016 l'intero paese è stato colpito da una grave crisi politica, a seguito del rinvio delle elezioni presidenziali previste per il 20 dicembre. L'obiettivo dell'allora presidente Joseph Kabila era rimanere al potere indefinitamente. Per questo, iniziarono manifestazioni di protesta in tutto il paese e la crisi politica generò una crisi economica, con il calo degli investimenti, in particolare quelli stranieri.
Le conseguenze - visibili ancora oggi - sono state accentuate dall'arrivo dell'epidemia di coronavirus, che ha strangolato ulteriormente la vita economica del paese, colpendo, in particolare, la classe media. Kinshasa, la capitale, è stata particolarmente colpita dalla crisi. Questa megalopoli tentacolare è la terza città più popolosa dell'Africa e una delle città più popolose del mondo, con i suoi 13,2 milioni di abitanti. Qui che le questioni politiche ed economiche sono legate - ancor più ampiamente - a nuove dinamiche sociali, specifiche dei grandi agglomerati, che portano, in particolare, alla rottura delle famiglie. In tale contesto "si lotta ogni giorno per sopravvivere", spiega Jean-Pierre Godding, intervistato dall'Agenzia Fides. Giurista e sociologo di origine belga, dal 2004 Jean-Pierre Godding vive in Repubblica Democratica del Congo, dove è responsabile - come membro laico della Comunità "Chemin Neuf" - della missione "Ndako ya biso", luogo di accoglienza per i bambini di strada di Kinshasa.
Ciò che distingue "Ndako ya biso" dagli altri rifugi per bambini è l'obiettivo del progetto: non tanto fornire un luogo di per ospitare i bambini, ma piuttosto di aiutarli e reintegrarsi nelle loro famiglie di origine.
Si stima che a Kinshasa vivano per le strade tra i 25 e i 30 mila bambini. Tuttavia, la maggior parte di loro non sono orfani. Dopo essere fuggiti o cacciati da casa per diversi motivi, gli educatori specializzati della missione lavorano per rintracciare le loro famiglie di origine e ristabilire un legame.
Su questo argomento, Jean-Pierre Godding ha recentemente pubblicato un libro intitolato “Piccoli banditi, piccoli ladri, piccoli maghi. Metodologia di supporto e riconciliazione dei bambini di strada a Kinshasa "(Cerf, 2019). L'Agenzia Fides lo ha intervistato. (...) - continua


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