ASIA/LIBANO - Il Patriarca Rai insiste sulla “neutralità” libanese, mentre risalgono i contagi di Covid-19

venerdì, 24 luglio 2020 medio oriente   chiese orientali   geopolitica   coronavirus   università   settarismi  

American University of Beirut

Beirut (Agenzia Fides) – Mentre in Libano si registra una risalita del numero di contagi da Covid 19, e istituzioni prestigiose come l’Università americana manifestano segnali di crisi, il Patriarca maronita Bechara Boutros Rai prosegue la campagna da lui intrapresa per riaffermare la “neutralità” politica e geopolitica libanese rispetto agli attori geopolitici e agli assi di forza globali e regionali che si confrontano sugli scenari del Medio Oriente.
Nella giornata di giovedì 23 luglio, il Cardinale Rai ha avuto modo di esporre il suo “progetto” di rilancio della neutralità libanese ad alcuni Capi e rappresentanti delle Chiese presenti in Libano, ricevuti da lui nella residenza patriarcale estiva di Diman. All’incontro di Diman hanno preso parte il Patriarca cattolico melchita Youssef Absi, il Patriarca dei siro cattolico Ignatius Youssef III Younan, il Patriarca dei cattolici armeni Krikor Bedros XX e due rappresentanti di Aram I, Catholicos di Cilicia degli armeni apostolici. Non hanno partecipato alla riunione i rappresentanti del Patriarcato greco ortodosso di Antiochia, del Patriarcato siro ortodosso di Antiochia e delle Chiese e comunità cristiane evangeliche locali.
Nel suo intervento, rilanciato dai media nazionali, il Patriarca maronita ha voluto documentare attraverso diversi riferimenti storici che lo "status di neutralità" rappresenta una sorta di cifra identitaria della nazione libanese fin dal suo sorgere, una cifra che va tutelata e riaffermata anche come fattore di disinnesco dei conflitti che affliggono da decenni l’area mediorientale. "Dall'adozione del patto del 1943" ha detto tra l’altro il Patriarca, "il Libano si è impegnato in una politica di neutralità e di non allineamento, basata sui seguenti principi: nessuna tutela, nessun protettorato, nessun privilegio o luogo privilegiato a disposizione di qualsiasi Paese, sia dall'Oriente che dall'Occidente, ma piuttosto uno status di patria sovrana, libera e pienamente indipendente".
Il filo rosso della riaffermazione della propria neutralità – ha proseguito il Cardinale libanese – ha attraversato tutte le dichiarazioni sulla identità nazionale e sull’assetto istituzionale del Libano, fino alla dichiarazione di Baabda dell'11 giugno 2012, che ha di nuovo confermato la "neutralità del Libano per quanto riguarda gli assi e i conflitti regionali e internazionali, in modo da evitare le ripercussioni negative delle tensioni e delle crisi regionali".
Intanto, negli ultimi giorni, la risalita sensibile del numero dei contagi da Covid-19 nel Paese dei Cedri – dovuta soprattutto alle scarse precauzioni osservate da persone contagiate giunte in Libano dall’estero - ha di nuovo diffuso inquietudine e preoccupazioni nella popolazione libanese.
Tra i segnali preoccupanti di crisi messi in rilievo dai media negli ultimi giorni, c’è anche la parziale smobilitazione dell’American University di Beirut (AUB, nella foto), che ha da poco annunciato di dover licenziare circa 800 dipendenti. Iniziata nel 1862 su ispirazione di missionari evangelici statunitensi, la prestigiosa istituzione è stata finora uno strumento efficace per introdurre gli standard del sistema educativo e accademico d’impianto statunitense in Libano e in tutto il Medio Oriente. (GV) (Agenzia Fides 24/7/2020)


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