VATICANO - Nell’Aula Paolo VI festa per Benedetto XVI: “Tanti cuori attorno al Papa, messaggero di pace”

martedì, 28 giugno 2005

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Cantanti, attori, artisti animeranno questa sera, 28 giugno, la prima edizione della “Festa del Papa. Tanti cuori attorno al Papa messaggero di pace” che si svolgerà nell’Aula Paolo VI, in Vaticano, con inizio alle 17.30. La manifestazione è un omaggio al Santo Padre voluto dal Superiore generale dell'Opera Don Orione, don Flavio Peloso, al quale hanno prestato la loro collaborazione il fondatore del Sermig-Arsenale della Pace, Ernesto Olivero,
il Direttore Generale della Protezione Civile Guido Bertolaso, la Fondazione Papa-Boys. “Lo spettacolo - ha spiegato Don Peloso - che vedrà alternarsi brani musicali per solisti e orchestra a testimonianze, brani poetici, interviste, esecuzioni di murales, avrà per un lungo tratto come spettatore d'eccezione lo stesso Papa Benedetto XVI”. Quattro treni speciali e decine di pulman porteranno in Vaticano oltre 4.000 Orionini, 2.000 ragazzi del Sermig-Arsenale della Pace di
Torino, oltre 1.000 Papa Boys e 500 volontari della Protezione civile.
Don Flavio Peloso, attuale Superiore generale della Famiglia Orionina, ha lavorato per 5 anni, dal 1987 al 1992, con l'allora Cardinale Ratzinger, alla Congregazione per la Dottrina della Fede. “Più volte mi è capitato di dire che la persona più ricca umanamente e spiritualmente con cui ho avuto a che fare nella vita è stato il Cardinale Ratzinger - ha detto Don Peloso in una intervista -. Negli anni in cui gli sono stato vicino ho apprezzato il suo carattere della ‘dolcezza’. L'ho conosciuto e ammirato come persona discreta e con una punta di timidezza. Equilibrato, positivo per fede più che per sentimento, e libero, proprio perché di grande intelligenza e di grande fede. Nella prima apparizione subito dopo l'elezione si è definito ‘lavoratore della vigna del Signore’. E infatti aveva, e credo continuerà ad avere, la psicologia e la spiritualità del ‘lavoratore’, di chi ha il senso del compito assegnato anche se ad alti livelli.” (S.L.) (Agenzia Fides 28/6/2005 - Righe 19; Parole 283)


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