ASIA/INDIA - Premio internazionale per la difesa dei Diritti umani a una suora indiana

lunedì, 27 giugno 2005

New Delhi (Agenzia Fides) - Suor Grace Kodiyan è una religiosa delle Suore di Notre Dame che spende in silenzio la sua vita a servizio dei malati e degli emarginati. Oggi la sua attività di umile servizio quotidiano, di cura e attenzione verso quelli che spesso sono considerati “rifiuti umani” è balzato sotto i riflettori in tutto il mondo: alla religiosa è stato infatti conferito l’International Human Rights and Nursing Award 2005, premio internazionale assegnato dall’Università di Surrey, nel Regno Unito a persone che, specialmente nei paesi del Sud del mondo, si distinguono per l’impegno in difesa dei diritti umani e della dignità di ogni uomo. Accanto a Suor Grace, è stato premiato anche un laico dello Zimbabwe, il sig. Fidelis Mudimu.
Suor Grace svolge servizio in un ospedale nel villaggio di Gayiri, nel Nord del Bihar, nei pressi di Patna. Lo stato del Bihar (India nord orientale) è balzato agli onori della cronaca per i recenti attacchi contro diversi conventi cattolici che hanno generato allarme nella comunità cristiana.
I cristiani in India hanno sempre sottolineato il loro impegno a livello sociale per migliorare la vita della popolazione, occupandosi dei poveri e degli emarginati. Questo è proprio il sevizio che suor Grace ha svolto per oltre 17 anni, prima come responsabile di un dispensario, poi in remote aree rurali, dove l’assistenza medica è una rarità. La religiosa ha anche lavorato con le donne delle tribù indigene insegnando loro i rudimenti della medicina e dell’infermeria, cosicché esse potessero imparare a provvedere alle loro famiglie, ad assistere una donna durante il parto o a curare le malattie dei bambini.
“Come figlia di Cristo, ricordo sempre che è Lui il primo guaritore” ha detto suor Grace, ricevendo il premio che consiste in un contributo di 257mila rupie indiane (circa 5.000 euro) che la religiosa utilizzerà per la struttura medica dove svolge attualmente il suo servizio. (PA) (Agenzia Fides 27/6/2005, righe 25, parole 271)


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