ASIA/PAKISTAN - Leader musulmani: l'opera di fra Francis Nadeem ispirerà molti alla vera fraternità

lunedì, 6 luglio 2020 dialogo   ecumenismo   islam   cristianesimo   pace   unità  

Fra Francis Nadeem OFM Cap, in un recente incontro interreligioso

Lahore (Agenzia Fides) - "Fra Francis Nadeem era la spina dorsale della missione di dialogo interreligioso in Pakistan: dopo la sua morte ci sentiamo orfani, ma speriamo e preghiamo che la sua eredità ispiri molti, cristiani e musulmani, in questa missione": lo afferma all'Agenzia Fides, Mufti Syed Ashiq Hussain, studioso musulmano e amico di p. Francis Nadeem OFM Cap, il Provinciale dei Cappuccini in Pakistan e Segretario esecutivo della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso, scomparso a Lahore il 3 luglio.
“Lavorando con lui negli ultimi 17 anni - rileva Hussain - è stato sempre molto umile, dedito alla sua missione. Non ha mai inseguito la fama, ha portato avanti nel silenzio la sua missione, che era diffondere l'amore, la pace e l'armonia tra persone di varie fedi. Ha messo tutto se stesso per portare la fraternità e l'unità tra cristiani e musulmani, ha sensibilizzato le scuole pubbliche e islamiche con un messaggio di unità, accoglienza e tolleranza. È stato premiato due volte dal Presidente del Pakistan per la buona opera di rafforzare la pace e l'armonia".
Allama Muhammad Ahsan Siddiqui, altro leader islamico presidente della Commissione interreligiosa per la pace e l'armonia (ICPH) in un messaggio inviato a Fides, afferma: “Era un uomo impegnato e zelante un grande uomo e un ottimo prete. Era un vero ambasciatore della pace e un vero patriota. Il Pakistan ha perso una personalità vibrante e dinamica. La sua morte è una grande perdita per la causa del dialogo interreligioso. Il suo impegno per promuovere il dialogo e la tolleranza saranno sempre ricordati. Faremo del nostro meglio per proseguire in quell'impegno ”.
Il Pastore Shahid Meraj della "Chiesa del Pakistan", parte della Comunione anglicana, definisce p. Francis Nadeem come "un ponte di unità tra cristiani e persone di altre fedi". P. Pascal Robert OFM lo ricorda "sempre pieno di idee, attività e progetti da attuare. Era un leader lungimirante”, e cita "un suo importante libro sul contributo delle minoranze religiosa allo sviluppo e al progresso del Paese".
Il Domenicano P. Nadeem Joseph OP lo apprezza "come frate che, ispirandosi a Francesco d'Assisi, ha seguito le orme di Gesù Cristo, divenendo ambasciatore di pace e attualizzando nella sua vita la Preghiera di San Francesco che dice: Dio fammi strumento della tu pace, dov'è odio , ch'io porti l'amore”. (AG-PA) (Agenzia Fides 6/7/2020)


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