ASIA/FILIPPINE - Chiese, associazioni, gruppi culturali: la nuova legge antiterrorismo è draconiana e anticostituzionale

lunedì, 6 luglio 2020 società civile   società   ong   politica   giustizia   diritti umani   chiese locali   libertà di coscienza   libertà  

Manila (Agenzia Fides) - "Le Filippine stanno affrontando la crisi del Covid-19 ma, nonostante l'urgenza della situazione, l'amministrazione del presidente Rodrigo Duterte è impegnata a consolidare il potere. Al momento non esiste un piano concreto per arrestare la diffusione del coronavirus, invece il presidente Duterte ha firmato la draconiana legge antiterrorismo" : lo afferma una dichiarazione, inviata all'Agenzia Fides, della rete "First Union" che riunisce organizzazioni e leader di comunità religiose, avvocati, rappresentanti sindacali, gruppi umanitari, Ong, associazioni.
La legislazione, firmata il 3 luglio dal Presidente, dopo l'approvazione del Parlamento, entrerà ufficialmente in vigore 15 giorni dopo la firma del Presidente. Il testo conferisce poteri senza precedenti all'esecutivo. Un nuovo organo chiamato Consiglio antiterrorismo - composto funzionari civili e militari - avrà il potere di ordinare l'arresto, il congelamento dei beni o la sorveglianza di individui e organizzazioni sospettati di essere terroristi. "Il fatto che membri dell'esecutivo esercitino poteri che solo la magistratura dovrebbe avere si fa beffa della separazione di poteri ai sensi della Costituzione filippina", afferma la nota.
"Ancora più spaventosamente - nota la rete First Union - spiana la strada all'autoritarismo su vasta scala, permettendo al presidente e al governo di liberarsi dei loro rivali politici e di altri dissidenti. L'ampia definizione di terrorismo include l'incitamento ad attività terroristiche mediante discorsi, scritti e striscioni. L'amministrazione Duterte ha spesso indicato i politici dell'opposizione, attivisti politici, sindacalisti e avvocati per i diritti umani come 'terroristi' o 'comunisti' - equiparando l'attivismo e il dissenso alla violenza politica volta a rovesciare il governo. Questa legislazione consente inoltre alle autorità di arrestare sospetti terroristi senza mandato e di trattenerli per 14 giorni, prorogabili a 24 giorni, senza accuse comprovate".
La rete condanna fermamente l'emanazione della legge antiterrorismo, invitando i filippini in tutto il paese e nel resto del mondo, a unirsi a noi per protestare contro questo tentativo di "dittatura introdotta dalla porta di sevizio" nelle Filippine da parte del presidente Duterte.
Concorda con queste posizioni anche la rete di organismi cristiani denominata "Church People-Workers Solidarity" (CWS) , chiedendo che la Legge antiterrorismo venga immediatamente abolita, e affermando che essa "metterà ulteriormente in pericolo i diritti umani del popolo filippino".
"Legittime proteste, scioperi e altre forme di azioni collettive da parte di lavoratori che chiedono solo salari, sicurezza del lavoro, salute, potranno essere etichettati come un atto terroristico ai sensi della suddetta legge", nota la rete CWS
"Pertanto, la legge antiterrorismo aumenterà la repressione dei diritti democratici di base dei lavoratori, e di ogni cittadino, alla libertà di parola, di espressione e di riunione" si legge nella nota pervenuta a Fides. La rete rileva che già alcune leggi esistenti sono state utilizzate per attaccare i diritti dei lavoratori, in un'assemblea pacifica, nonostante la legalità e la costituzionalità delle suddette azioni di protesta.
CWS ribadisce che, in questo momento difficile in mezzo alla pandemia di Covid-19 , "il governo dovrebbe dare la priorità ai bisogni di base e urgenti delle persone e non a una legge che reprime il legittimi diritti umani e le libertà civili".
Intanto, sono stati presentanti i primi ricorsi alla Corte Suprema contro la legge antiterrorismo. Diversi gruppi di avvocati, associazioni, Ong hanno annunciato ricorsi che, da un lato, chiedono la sospensione immediata degli effetti della legge, finchè non ne sarà riconosciuta la piena costituzionalità; dall'altro le petizioni ne chiedono la totale revoca, dichiarandola incostituzionale. (PA) (Agenzia Fides 6/7/2020)


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