AFRICA/CONGO RD - Riforma della giustizia e della CENI: “Chi semina vento raccoglie tempesta” avvertono i Vescovi

mercoledì, 1 luglio 2020 vescovi   elezioni   giustizia  

Kinshasa (Agenzia Fides) – “Siamo convinti che lo Stato di diritto si basi su principi democratici che si ispirano non solo al dominio della maggioranza, ma anche al riconoscimento di valori morali fondamentali, rispettosi della dignità umana, della vita e dei diritti immateriali e inalienabile da ogni uomo. Una maggioranza parlamentare, per quanto legale possa essere, perde la sua legittimità quando è disconnessa dagli interessi e dal benessere del Popolo” affermano i membri del Comitato Permanente della Conferenza Episcopale Nazionale della Repubblica Democratica del Congo (CENCO) in un messaggio sul disegno di legge di riforma della magistratura, depositato all’Assemblea Parlamentare dal governo.
Il progetto di legge governativo ha suscitato la preoccupazione nelle forze d’opposizione e nelle organizzazioni della società civile sul possibile indebolimento dell’indipendenza della magistratura dal potere politico.
Nella loro dichiarazione, intitolata “Chi semina vento raccoglie tempesta”, i Vescovi affermano di “aver costatato che la proposta di legge sulla riforma giudiziaria e la mancanza di consenso tra i membri della Piattaforma delle confessioni religiose sulla designazione di un candidato comune per la Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI), hanno suscitato forte insoddisfazione in diverse parti della popolazione congolese”. Per questo “percependo il rischio di svolte violente e fedeli alla nostra missione profetica, abbiamo deciso di rivolgerci ai nostri connazionali per preservare la pace civile”. “Condanniamo tutte le forme di violenza e raccomandiamo a tutti l'uso di mezzi legali e pacifici per esprimere le loro opinioni” raccomanda il messaggio giunto all’Agenzia Fides.
I Vescovi ricordano che “lo Stato di diritto si basa su principi democratici che si ispirano non solo al dominio della maggioranza”, pertanto “è inaccettabile che le leggi siano fatte su misura in base alle ambizioni dei leader politici, dei partiti o delle piattaforme politiche o che alcuni dei nostri compatrioti elaborino strategie per svuotare le istituzioni che sostengono la democrazia a fini personali”. “Queste azioni contribuiscono solo alla distruzione della coesione nazionale e alla destabilizzazione delle istituzioni statali” avvertono i Vescovi.
Altro punto in discussione è la riforma della Commissione Nazionale Elettorale Indipendente (CENI). Diversi movimenti della società civile ritengono più appropriato che il processo di riforma sia preceduto dall'esame della relazione sulla gestione delle contestate elezioni del 2018 per evitare il ripetersi degli errori del passato, in vista delle elezioni del 2023. Una posizione condivisa dai Vescovi, secondo i quali “i congolesi hanno bene a mente la caotica gestione delle elezioni del 2018. Molti hanno persino perso la fiducia nel nostro sistema elettorale. È quindi necessario rassicurare i futuri elettori del 2023 che le cose non saranno più come prima”.
“Il benessere del popolo congolese deve essere la preoccupazione principale di qualsiasi partito o piattaforma politica” ricordano. “Mentre il Paese è in uno stato di emergenza sanitaria, i suoi leader farebbero meglio a cercare di proteggere la popolazione dalle conseguenze di Covid-19 invece di concentrarsi su come ottenere vantaggi politici”.
“Possa il Signore Dio dell'universo illuminare i nostri cuori e benedire il nostro Paese attraverso l'intercessione della Santissima Vergine Maria, Regina della Pace e Madonna della Saggezza” concludono i Vescovi. (L.M.) (Agenzia Fides 1/7/2020)


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