AFRICA/SUD SUDAN - “Credo in un Sud Sudan unico, forte, stabile e libero”, dice il Vescovo di Tombura-Yambio

martedì, 23 giugno 2020 promozione umana   diritti umani   politica   società civile  

Tombura-Yambio (Agenzia Fides) – “La lotta per la liberazione è stata fondata sui pilastri di un Sud Sudan rispettoso della legge, prospero e pacifico” ha dichiarato all’Agenzia Fides Mons. Eduardo Hiiboro Kussala, Vescovo della diocesi di Tombura-Yambio, in riferimento alla recente fine dello stallo per la suddivisione degli Stati ai 3 partner coinvolti nell'accordo di pace (vedi Agenzia Fides 8/5/2020).
Definendolo "un nuovo inizio in Cristo per tutti", il Vescovo ha ringraziato la Presidenza per questo passo verso l'istituzione di governi statali. Mons. Hiiboro, che è anche Presidente dell'iniziativa interconfessionale del Consiglio per la pace nello Stato equatoriale occidentale, ha esteso le sue congratulazioni all’intera popolazione per la nuova allocazione che pone lo Stato, nel quale rientra l’intera diocesi di Tombura-Yambio, sotto il governo del Movimento di liberazione del popolo del Sudan all’opposizione (Splm-Io) di Riek Machar.
“In questo momento è fondamentale pregare per la guarigione della nostra repubblica, ma anche per i nostri fratelli e sorelle alla Presidenza e per tutti coloro che sono a capo del governo per far sì che il cambiamento avvenga” sottolinea Mons. Hiiboro.
“Credo fermamente in un Sud Sudan forte, stabile e libero, quindi non ha importanza a quale fazione apparterrà lo Stato equatoriale occidentale” ha aggiunto, dicendosi favorevole alla decisione che ha definito "un coraggioso passo avanti che porterà il paese ad avere una nazione basata su giustizia, libertà e prosperità".
L’accordo raggiunto tra il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, e il vicepresidente (ex leader ribelle) Riek Machar prevede la nomina di sei governatori da parte del Movimento di liberazione del popolo del Sudan al governo (Splm-Ig) del presidente Kiir, di tre da parte del Splm-Io di Machar e di uno da parte dell'Alleanza dell'opposizione del Sud Sudan (Ssoa).
Mons. Hiiboro ha ribadito il sostegno della Chiesa e ha esortato la leadership politica a realizzare una convivenza pacifica e migliorare lo sviluppo in tutti i settori dello Stato equatoriale occidentale. “Saremo pronti a facilitare un dialogo per tutti in modo da mitigare eventuali divergenze. Dobbiamo allontanare il Sud Sudan dalla tirannia della violenza per tutelare la nostra Grande Repubblica” ha sottolineato. Il Vescovo ha inoltre esortato i leader a coinvolgere i giovani per contribuire a ridurre la disoccupazione e la povertà e ad adoperarsi per alleviare la fame in tutte le forme e dimensioni.
Quando il Sudan del Sud ha ottenuto l'indipendenza dal Sudan nel 2011, il paese aveva 10 stati come stabilito nella sua Costituzione. Tuttavia, nel 2015, gli stati federati sono stati portati a 28, quindi a 32, per poi essere ridotti a 10 più 3 aree amministrative. L'auspicio è che l'assegnazione degli Stati porrà fine a tutte le questioni controverse e guiderà il Paese verso la pace, ponendo fine agli anni di guerra e conflitti.
In base all’intesa raggiunta lo scorso 17 giugno 2020, all'opposizione (Splm-Io) andranno Bahr settentrionale, El Ghazal, Warrap, Stato dei Laghi, Equatoria orientale, Equatoria centrale e Stato di Unità; al partito di governo (Splm-lg) saranno assegnati Bahr El Ghazal occidentale, Equatoria occidentale e Nilo superiore, mentre il Ssoa ha ottenuto lo Stato di Jonglei. A determinare lo stallo era stata la contrarietà dei partiti dell’opposizione di concedere la presidenza di sei Stati al partito al potere; tuttavia l’impasse è stata superata dopo che il raggruppamento noto come Altri partiti politici (Opp) ha accettato di cedere al Splm-Ig una parte che gli spettava inizialmente.
(TA/AP) (23/6/2020 Agenzia Fides)


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